BENEDETTI SINDACI/MAURO ARTUSI: “PRIMALUNA, FUSIONE CHE FUNZIONA. MA AMMINISTRARE È SEMPRE PIÙ UNA MISSIONE”



PRIMALUNA – Il nostro viaggio tra i sindaci valsassinesi fa tappa questa volta in centro Valle, a Primaluna dove il primo cittadino viene intervistato dal nostro “inviato nelle istituzioni” Riccardo Benedetti. In questa intervista a tutto campo Mauro Artusi dice la sua su Unione dei Comuni, nuove “aree vaste”, turismo ed altro ancora.

Ecco il lungo colloquio con il borgomastro di uno dei Comuni più importanti del nostro territorio.
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Del Comune di Primaluna si parla poco. Vuol dire che va tutto bene oppure alcuni argomenti meriterebbero di essere approfonditi e non lo si fa?

Perché si parli poco di Primaluna non spetta a me dirlo. Presumo che uno dei motivi possa essere dato dalla anomalia di non avere una minoranza nel Consiglio Comunale e spesso è proprio la dialettica interna al Consiglio che dà spunto di discussione ai media.

Purtroppo, e questo è uno degli argomenti che sarebbe opportuno emergessero, anche Primaluna da anni combatte quotidianamente con una burocrazia soffocante e continui tagli economici. A mero titolo esemplificativo lo scorso anno su un totale di circa 1.000.000 € di gettito IMU ben 565.000 sono andati allo Stato. Al contempo i trasferimenti dello stato da 232.000 annui si sono ridotti a 70.000. E’ evidente che amministrare diventa quindi sempre più una missione!!! Tuttavia il continuo impegno di amministratori e personale ci hanno permesso di reperire altri finanziamenti permettendoci nuove opere ed investimenti.

 

Primaluna, di fatto, è una storica unione di Comuni. Qual è il suo pensiero a proposito dell’Unione esistente? Quale l’evoluzione che lei auspica?

E’ vero, Primaluna è il frutto di un decreto emesso nel 1927 con il quale il governo Mussolini ha accorpato i precedenti Comuni di Cortabbio, Primaluna, Pessina, Barcone e Vimogno. Nonostante il perdurare di alcuni simpatici campanilismi tale fusione ha funzionato.

Il contesto politico odierno è ovviamente ben diverso. Il Governo spinge sempre più per una razionalizzazione del numero dei Comuni adducendo presunti risparmi, la cui entità nei nostri comuni virtuosi è tutta da verificare.

Il legislatore ha tuttavia previsto delle modalità a dir poco fallimentari che inevitabilmente hanno comportato proroghe continue degli obblighi associativi. In tale contesto l’Unione Centro Valsassina poteva essere certamente in posizione di vantaggio rispetto ad altre realtà. Tuttavia se i presupposti dei fondatori erano assolutamente validi, sono mancati nel corso degli anni alcuni aggiustamenti fondamentali che hanno vanificato molte delle potenzialità dell’ente, sia in termini di efficienza che di risparmi economici. Le recenti uscite di comuni importanti quali Introbio e Pasturo hanno ulteriormente indebolito l’ente. Nonostante la volontà dei tre comuni rimasti di accelerare  sul fronte dell’accorpamento delle funzioni, è innegabile che le dimensioni attuali con poco più di 3500 abitanti impongono attente riflessioni sul rapporto costi/benefici che solo il superamento di una soglia critica può garantire. I prossimi mesi saranno decisivi in tal senso.

Al di là delle scelte dettate dai bilanci, personalmente mi piacerebbe peraltro vedere un domani un Comune unico della Valsassina, permettendoci di raggiungere una soglia demografica tale da avere effettivamente dei risparmi, garantire maggiori servizi ai cittadini e soprattutto un peso politico sui tavoli che contano. Purtroppo temo che per il momento resterà un utopia, salvo decisioni autoritarie del governo simili a quella adottata nel ’27.

 

Primaluna è riuscita a mantenere, accanto all’espansione industriale e artigianale, una ricchezza culturale e associativa importante. Ci può parlare di questi valori che sono ben presenti nel suo Comune?

Concordo pienamente. Ho la fortuna di guidare un paese che ha saputo mantenere queste caratteristiche. Questo è avvenuto grazie alla caparbietà di tanti volontari che, anche con importanti sacrifici, hanno sputo mantenere vivo lo spirito associativistico a beneficio di tutta la collettività, in primis i giovani distogliendoli spesso da possibili “ cattive strade”.

Per questo motivo da anni il Comune supporta anche economicamente tali associazioni riconoscendone l’alto valore sociale e culturale. Tuttavia, viste le continue limitazioni imposte su tale settore dal governo, verranno premiate sempre più solo le realtà associative che realmente si adoperano in favore della collettività.

 

Viabilità: l’attraversamento di Primaluna e di Cortabbio sono da sempre un punto critico. Cosa ne pensa? Sono possibili delle soluzioni?

Tocchiamo un punto dolente per Primaluna e direi per l’intera viabilità valsassinese. Il traffico, soprattutto pesante, che attraversa il nostro Comune è diventato insostenibile. Il problema è stato più volte sollevato di fronte agli enti sovra comunali. Nel nostro piccolo siamo riusciti quantomeno a mettere in sicurezza i pedoni nella famigerata strettoia di Primaluna.  A livello provinciale siamo infine riusciti a fare inserire nel PTCP la tangenziale di Primaluna che proseguendo da quella di Introbio uscirà dopo l’abitato di Cortabbio. Purtroppo i tempi di realizzazione saranno inevitabilmente legati al riassetto degli enti  territoriali sovra comunali ed alle conseguenti disponibilità finanziarie.

 

Cosa pensa della “ristrutturazione” delle provincie? Ritiene corretto lo sguardo verso Monza, come sembra debba accadere, oppure le esigenze della Valle sono più simili a quelle, ad esempio, della Valtellina?

ARTUSI MAURO CON LOGO PRIMALUNAPer quanto emerso nel recente incontro tra tutti i Sindaci della ormai defunta Provincia di Lecco, sembrerebbe che la Regione vada verso un accorpamento con l’attuale provincia di Monza e forse di Como e Varese. La volontà sarebbe quella di realizzare un ente di area vasta con oltre  2.600.0000  abitanti!!   

Personalmente è una scelta che non condivido: i due compiti principali di tali enti (ai quali non si è avuto nemmeno il coraggio di attribuire un nome) saranno quelli della “ pianificazione del territorio” e della “viabilità”. Funzioni importantissime che a mio pare richiedono una omogeneità territoriale che assolutamente non vedo nell’ipotesi di aggregazione proposta. Le caratteristiche e necessità del territorio brianzolo e pedemontano non coincidono certamente con quelle della Valsassina e del Lago.

Il rischio ( per me una certezza..) è quello che ancora una volta subiremo scelte di altri e visto l’enorme bacino nel quale confluiremo, saremo dimenticati da tutti.. Per questo motivo preferirei guardare al cd. Cantone della Montagna che corrisponderà alla attuale provincia di Sondrio con l’aggiunta di altre realtà montane limitrofe. Realtà  certamente più simili alla nostra, di dimensioni molto più ridotte nella quale anche la nostra valle potrebbe dire al sua. Area infine , che per espressa volontà della regione, si appresta a diventare una sorta di provincia autonoma con tutti i benefici che ne conseguiranno.  Seppur con i dovuti distinguo, il Trentino- Sud-Tirolo insegna…

 

Il turismo è tema sempre centrale, magari non nei fatti ma sicuramente nelle discussioni. Qual è la sua visione relativamente a questo settore? Quali sono le azioni del suo Comune volte a migliorare l’accoglienza?


Trentino Alto Adige 2014 (16)Per motivi personali frequento spesso il Trentino trovandomi molte volte a fare dei raffronti con la Valsassina. Certamente le risorse economiche a disposizione sono diverse, ma sono convinto che la prima cosa che qui manca è una mentalità turistica. Abbiamo opportunità straordinarie fatta di molteplici bellezze e tradizioni, vicini ad un brand mondiale come il Lago di Como e con un potenziale bacino turistico enorme dato dall’area metropolitana milanese. Tuttavia manca una cabina di regia che veda lavorare insieme istituzioni, associazioni e privati. Ci troviamo quindi ad avere giorni nei quali ci sono molteplici eventi, con altri senza nemmeno uno. 

In proposito non ho mai capito perché non si riesca a  creare una sorta di azienda di promozione turistica valsassinese con il compito di fare convergere e promuovere le diverse offerte turistiche. Il turista di oggi  nel scegliere la meta di una possibile vacanza o gita desidera avere tutte le informazioni possibili su cosa può offrire un territorio in termini ricettivi, culturali, sportivi, etc.

MINIERA BIMBITornando a Primaluna, in questi anni come amministrazione abbiamo fatto degli sforzi per migliorare l’offerta turistica: ricordo tra le altre cose che  la scorsa estate è stato aperto il Parco Minerario di Cortabbio e che è in corso d’opera un importante intervento di valorizzazione del nucleo medioevale di Primaluna. Per promuovere poi  il territorio abbiamo aderito al progetto Terra & Acqua di Davide Van de Sfroos  ed a alla realizzazione del cortometraggio sulla parete Fasana.

Anche alcuni  privati devo riconoscere hanno  fatto la loro parte: ricordo l’apertura di un nuovo albergo e la realizzazione del Villaggio di Babbo Natale.

Ma a costo di essere ripetitivo  ribadisco che occorre fare squadra, altrimenti anche gli sforzi più encomiabili fanno fare poca strada…

 

 

 

 

 

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