PRIMALUNA – Fa discutere quanto accaduto questa mattina, quando una improvvisa slavina ha travolto sul Grignone tre alpinisti, due dei quali giudicati “molto esperti”, che se la sono cavata pressoché miracolosamente, uscendo dalla valanga che li ha scaraventati in basso per circa 200 metri.
A detta di chi conosce bene la montagna, i protagonisti di questa disavventura sono stati “graziati“. Le condizioni climatiche sconsigliavano arrampicate sulla Grigna Settentrionale, eppure i tre (due conoscitori della zona, di Primaluna e Perledo e un terzo alpinista di Alzate Brianza) si sono avventurati lo stesso sulla Parete della Fasana, finendo travolti mentre erano in cordata sulla Via degli Inglesi.
Non ha peli sulla lingua un esperto dei luoghi in questione, che critica aspramente la scelta dei tre: “Dire che se la sono cercata è poco, la neve molle e bagnata di questa notte doveva sconsigliare di affrontare la Fasana oggi, ma stamattina presto erano già in zona. Eppure è gente preparata, due di loro sono appassionati di queste vie e uno è tra i più forti nelle nostre zone e tante volte è in Grigna già alle cinque”. Anche alcuni tecnici del settore, interpellati da VN nel pomeriggio, hanno commentato negativamente la ‘spedizione’ di oggi che poteva costare la vita ai tre protagonisti.
Illeso il terzo coinvolto (di Prmaluna), la peggio è toccata al 55enne brianzolo che ha riportato un trauma cranico. Per l’alpinista di Perledo frattura a una scapola, un leggero trauma cranico e infine contusioni varie che lo stanno trattenendo in ospedale. Ma quei duecento metri di salto sotto la slavina fanno capire – nella drammaticità dell’accaduto – quanto sia stata decisiva la fortuna in questa occasione.