INTROBIO – Nuovo vertice, stavolta ad Introbio, per i sindaci interessati al progetto di piscina intercomunale lanciato negli ultimi mesi da alcuni borgomastri locali e appoggiato anche dalla Comunità Montana. Fino a ieri, verrebbe da dire, visto il forte segnale politico derivante dall’assenza, martedì sera, dei vertici della stessa CM: Carlo Signorelli e Guido Agostoni – rispettivamente sindaci di Perledo e Pasturo ma in questo caso soprattutto presidente e vice della Comunità Montana VVVR. La quale era presente a livello “tecnico”, con il segretario dell’ente, Amedeo Bianchi – ma come detto non con le cariche istituzionali di maggior rilievo. Rilevantissima anche la diserzione dell’incontro da parte dei Comuni della Riviera a lago, nonché di Casargo. Al contrario, fortissima la spinta dei due paesi di Centro Valle, Primaluna e Introbio, più che intenzionati portare a casa il progetto anche in caso di un deficit annuale “programmato” della piscina.
Intanto, sono emersi nella riunione di Villa Migliavacca alcuni aspetti comunque importanti. Grazie alla presenza di due esperti convocati da Introbio (l’architetto Diego Riva e l’ingegner Salvatore Moreghini) e in seguito alla discussione tra i primi cittadini presenti ecco spuntare le prime cifre, naturalmente rilevanti trattandosi di una struttura “di peso”: la piscina potrebbe costare tra 1,5 e due milioni di euro, circa 3-4 miliardi delle vecchie lire per intenderci, mentre importanti perché “costanti” sarebbero i costi della gestione e manutenzione dell’impianto perché qui si parla di ben 200-250mila euro all’anno. Fatti due calcoli, in un decennio l’ideuzza verrebbe a pesare per qualcosa come 4 milioni (per i nostalgici della liretta, poco meno di otto miliardi). Ed è qui che nascono i problemi perché pare ovvio a tutti che avere una piscina sul nostro territorio sia una speranza e in definitiva un sogno condiviso pressoché da tutti. In tempi di vacche magrissime, trovare questi soldi sembra un’impresa. A dir poco.
“Prima di pensare al progetto – hanno suggerito i tecnici invitati ad Introbio (uno veniva dal Trentino) -, si deve pensare alla gestione, che deve stare in piedi. E la gestione della sola piscina, appunto, rischia di essere in perdita, quindi – è stato rilevato ieri sera – a questa andrebbero aggiunte altre attività. Tra gli interventi, da segnalare quello all’insegna dello scetticismo da parte del sindaco di Cassina, Roberto Combi che ha manifestato dubbi anche sul bacino di utenza potenziale (inferiore alle 25mila persone ipotizzate nella riunione).
Prossimo vertice – preventivi alla mano – intorno a Pasqua.