PREMANA – Ai funzionari titolari di posizioni organizzative all’interno dell’amministrazione del Comune di Premana è stata riconosciuta l’attribuzione, per l’anno 2015, di una ulteriore indennità definita come retribuzione di risultato. La giunta in carica, presieduta dal sindaco Nicola Fazzini, recependo le indicazioni del nucleo di Controllo e Valutazione appositamente designato, ha ritenuto meritevoli del riconoscimento i funzionari che si sono contraddistinti nello svolgimento degli incarichi e delle attività loro assegnate ottenendo, nella valutazione degli elementi sui quali sono stati misurati, il massimo del punteggio, guadagnandosi quindi un ulteriore gratificante emolumento economico, determinato sul rispettivo compenso annuo. Il riconoscimento andrà a sommarsi al pacchetto retributivo, che ricordiamo è composto dallo stipendio, dai buoni pasto giornalieri,dalle indennità di funzione, e dalla percentuale sugli importi dei lavori pubblici perfezionati.
È confortante apprendere che la macchina comunale è guidata al massimo della potenzialità per rendere il miglior servizio, e così come appare è difficilmente migliorabile, con buona pace dei Comitati spontanei, dell’opposizione in consiglio, dei cittadini avviliti, che non perdono occasione di evidenziare ai responsabili della gestione del territorio le inefficienze o criticità che riscontrano.
Non manca chi, nel paese delle lame, si dimostra perplesso sulla adeguatezza di questo provvedimento, in considerazione delle tante carenze ed avvenimenti rilevati nella gestione e controllo del territorio, nell’anno appena trascorso, in parte sottolineati anche sulle pagine di questo giornale.
Inefficienze e criticità: questo è infatti ciò che si frappone tra l’attività svolta dai “meritevoli” e il riconoscimento assegnato, non mancando di rimarcare che nell’anno appena trascorso le tasse locali sono state elevate al massimo della aliquota. In pratica aumentano i costi, aumentano le tasse, non diminuiscono le criticità. In buona sostanza un’altra occasione rimandata per limitare e dare concretezza all’azione di contenimento della spesa pubblica, anche locale, di cui tanto si parla e si scrive ma non si denotano tutti gli sforzi necessari da parte degli enti competenti, per attuarla.
N. T.