IL FISCHIO DELLA MARMOTTA VALSASSINESE. PIÙ EFFICIENTE DELLE RONDE POLITICHE



Ci sono notizie che il caso bizzarramente accosta, rendendo così più evidenti le loro luci e le loro ombre. Nel giro di 24 ore abbiamo visto una retata antidroga a Ballabio, sventata grazie ai cittadini seguiti col cuore dalla Polizia locale; un disperso trovato e salvato dal gelo notturno su imbeccata di una comunità attenta e in piena sintonia con i soccorritori in Alta Valsassina e infine un gruppetto politico che si mette a fare ronde notturne ‘di sicurezza‘ in uno dei nostri paesi: a Cremeno. 

facebook-delusione-715x341Quale filo le tiene insieme? Iniziamo dalla vita vissuta. Avete mai subito un reato di piccola entità, sporto denuncia e alla fine fuori dagli uffici pubblici provato la sgradevole sensazione che non sia servito a nulla, che perfino le forze dell’ordine sembrassero annoiate e un po’ infastidite dall’adempimento burocratico?

Ebbene, è probabile che in quel frangente ci abbiate azzeccato. Perché il reato minore è nei fatti depenalizzato”, benché il più diffuso. I colpevoli se presi, se la caveranno con il quasi nulla. Una volta in tribunale il giudice obbligato dalla legge italiana dovrà comminare pene inutili al mantenimento della sicurezza.

Ma perché il legislatore di destra, di centro o di sinistra non prende in carico un simile bubbone e non affonda il bisturi normativo e organizzativo per estirpare il tumore? Quante volte abbiamo sentito “Ci vogliono più telecamere”, “E’ come cercare un ago nel pagliaio”: sono frasi trite e ritrite. Parole appunto.

A emergere è piuttosto lo sbattere i delinquenti, sì in galera ma per brevi periodi, giusto il tempo di un aggiornamento nel settore, con scambio di esperienze tra ‘colleghi’ per rinforzare le abilità nel ‘mestiere’. Con tanto di travaso di know how all’esterno, una volta liberi. In economia si chiama formazione continua.

Se un problema rimane irrisolto per anni, potrebbe richiedere un punto di osservazione diverso. E forse qui in Valsassina lo abbiamo trovato e colto. E’ chiaro che le informazioni per fare della sana prevenzione ci sarebbero sul terreno, solo disperse tra tante persone le quali o non si reputano abbastanza importanti per passarle “a chi di dovere” oppure se ne vogliono tenere fuori, “tanto ci sono i carabinieri, la polizia ecc, che se ne devono occupare per me”, pensano.

Possiamo immaginare che a Ballabio qualcuno abbia visto,  forse qualcuno sapeva, altri avranno sospettato, altri  ancora immaginato, osservato. Qualcuno si è fidato e ha passato l’informazione “a chi di dovere”, ossia la Polizia locale la quale dopo i dovuti accertamenti ha trasmesso ciò che sapeva “a chi di dovere” ossia ai carabinieri. E si è arrivati agli arresti.

Solo al processo sapremo esattamente come è andata, ma non sarebbe da stupirsi se il tutto fosse partito in maniera anonima, comunque abbastanza seria per estirpare da subito un tumore che si stava innestando nel tessuto del paese. Uno osserva il proprio territorio, vede il pericolo e lo segnala a vantaggio proprio e della comunità in cui vive, come le marmotte e le civette. Cittadino responsabile e istituzioni efficienti, in accoppiata.

Ugualmente a Casargo e Tremenico, lì tutt’altra faccenda, ma la dinamica del controllo del territorio ugualmente virtuosa con collaborazione piena tra residenti e istituzioni. Un giovane nota una stranezza: un movimento in una cava chiusa in un tardo pomeriggio, prende il cannocchiale e vede un uomo. Di per sé nulla di male, ma quando il testimone legge la notizia che un uomo è disperso proprio in zona ecco che quel controllo prende significato. Le istituzioni ossia i soccorsi (Corpo forestale, Protezione civile, Soccorso alpino, Vigili del fuoco) vengono indirizzate nel giusto posto dove operare. Cittadino responsabile e istituzioni efficienti in accoppiata.

Ronda notturnaInfine il terzo fatto. Un gruppo politico viene da fuori per ronde notturne di controllo del territorio. Loro le chiamano “passeggiate per la sicurezza”. Ma a che servono? Spazzeranno via i topi di appartamento, i vandali di vetture, i ladri nelle industrie e gli spacciatori? È mai successo che ronde notturne temporanee abbiano bonificato un territorio???

Se ci pensiamo bene la prevenzione è un po’ anche responsabilità nostra, perché dobbiamo farcene una ragione: la mancata sicurezza è un ottimo boccone elettorale, a cavalcarlo si raccolgono e ramazzano su una marea di voti (da destra a centro sinistra).

Se i nostri paesi e i nostri quartieri fossero sicuri grazie a un controllo responsabile, come farebbe il candidato di turno ad attrarre facilmente la crocetta nella sua casella invece che nell’altra? Dovrebbe spendersi su problemi più complessi come la difesa della salute, del tenore economico, dell’ambiente, del futuro nostro e dei nostri figli e nipoti.
Meglio lasciare quindi la piccola delinquenza libera di agire e il reato minore depenalizzato. E avanti con le prossime elezioni.

Nadia Alessi

 

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