BARZIO – La notizia buona, pubblicata qualche ora fa da VN, è che il Country Festival valsassinese torna in pista – e a prenderne le redini (facile gioco di parole…) è la stessa società che gestisce la Sagra delle Sagre ed in generale l’area della Fornace. Ma c’è un risvolto non esattamente piacevole che riguarda i rapporti tra la parrocchia di Barzio, “fondatrice” del festival nel 2012, ed un gruppo di ex volontari tra quelli che hanno gestito la manifestazione in questi anni. “Collaboratori” che secondo il parroco don Lucio Galbiati “hanno preso un’altra strada in tutta autonomia“. E al sacerdote resta l’amaro in bocca, scoprendo “che costoro abbiano fatto richiesta di registrazione del marchio “Valsassina Country Festival” e, ancor più, aver ricevuto da un legale la diffida a non utilizzarlo. Stiamo parlando di un evento a scopo benefico!”.
Ecco la nostra intervista con don Lucio:
Quinta edizione del Country Festival?
Sì, la Parrocchia s. Alessandro di Barzio, nell’intento di reperire fondi a sostegno delle opere parrocchiali e in particolare della “Scuola Materna s. Alessandro” – dopo aver organizzato nel 2010 (in collaborazione con la Scuola Materna di Pasturo) la “lotteria” all’interno della Sagra delle Sagra e nel 2011 il concerto di Davide Van De Sfroos -, nel 2012 ha pensato a un evento benefico simpatico e coinvolgente per le famiglie e i bambini: il Valsassina Country Festival. Ora, per il quinto anno consecutivo, la Parrocchia organizza nuovamente questo evento.
È cambiato qualche cosa nell’organizzazione dell’evento ?
Sì, quest’anno la Parrocchia sarà affiancata nella gestione della manifestazione dalla “Ceresa srl” che si occupa da anni dell’organizzazione della Sagra delle Sagre. Abbiamo chiesto la loro disponibilità e abbiamo trovato molta voglia di collaborare, tanto entusiasmo e molta professionalità, per cui ecco il motivo della scelta.
Preciso che la Parrocchia finora ha organizzato e gestito in proprio le edizioni precedenti con l’ausilio di collaboratori volontari alcuni dei quali hanno preso un’altra strada in tutta autonomia e, purtroppo, senza comunicarci nulla di persona. Questo rammarica molto, anche perché lo spirito della Parrocchia è la relazione sincera e cordiale con le persone e la collaborazione disinteressata. Lascia l’amaro in bocca scoprire che costoro abbiano fatto richiesta di registrazione del marchio “Valsassina Country Festival” e, ancor più, aver ricevuto da un legale la diffida a non utilizzarlo. Stiamo parlando di un evento a scopo benefico!
Taglio al passato e aria nuova. Che cosa succede adesso?
La società Ceresa sta già lavorando da qualche settimana e il programma è di fatto pronto. Perciò venerdì 15 luglio il New Country Festival (questa è la nuova denominazione dell’evento) prenderà il via regolarmente e proseguirà sabato 16 e domenica 17. Siamo presenti su Facebook con una nuova pagina che invitiamo tutti a visitare per restare aggiornati.
Quali sono le sue attese?
Le attese mie e del gruppo che con coerenza continua a supportare la Parrocchia e, ovviamente, della Ceresa srl con tutti i suoi collaboratori, sono di un festival che possa accontentare gli appassionati del genere, incuriosire ancor più i valsassinesi e, soprattutto, creare quel valore che poi dovrà essere riversato nelle opere parrocchiali. Vorrei sottolineare che la fatica che viene profusa dai volontari è per un’opera di beneficenza a favore dei più piccoli della Comunità che abitano la struttura educativa della Parrocchia. È questo l’obiettivo principale della manifestazione.
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