Gentile Direttore,
in questi ultimi giorni, oltre al tetto bicolore e bi-materiale con il quale si sta tentando di rovinare anche quello che di bello c’è ancora in Valle, la mia attenzione, e non solo la mia, è stata attirata su ValsassinaNews da un’altra notizia che di primo acchito mi sembra altrettanto assurda. Approfondirò.
Anche se ancora non si conoscono i termini dell’accordo, pare che d’ora in avanti per raccogliere immagini con fini commerciali in una larga fetta di territorio del sempre più misterioso e asfittico Parco della Grigna settentrionale, bisognerà rivolgersi a una certa commissione e verosimilmente pagare non meglio precisati “diritti”.
Qualche amico valsassinese mi ha chiesto se a monte per caso ci sia una sorta di primogenitura “dei pasturesi” tale da giustificare l’esborso richiesto per effettuare riprese su questi terreni ma anche se questi “diritti” in vendita riguarderanno, con un ulteriore balzello, funghi e frutti di bosco che appariranno nelle fiction e, perché no, se si dovrà pagare anche per il sorso d’acqua che si beve quando si attraversano quei terreni (privati?), durante le escursioni estive o invernali. Ammesso e non concesso si possano ancora effettuare liberamente e gratuitamente, da oggi in avanti. E’ un bel rebus!!
In attesa che qualcuno renda edotto il popolo valsassinese su termini e condizioni dell’assurda “pretesa” di monetizzare anche le bellezze naturali che saranno immortalate dalle riprese, sarà interessante approfondire l’argomento. Il Parco, infatti, è pubblico ed è stato realizzato con soldi pubblici. Gli eventuali proventi, questo ci si chiede, finiranno nelle casse dell’Ente gestore o in tasche private?
Saremmo tutti molto grati e più tranquilli se fosse fatta chiarezza su questa news che è circolata rapidamente in Valsassina senza raccogliere condivisione e nemmeno sostenitori ma solo commenti salaci e assai pepati: è forse questa la prima volta che, almeno qui da noi, si vogliono far soldi “sfruttando” il fascino del creato, che si scorge all’interno di un Parco pubblico a Pasturo e dintorni.
[Lettera firmata]