PASTURO – Interviene anche l’ex presidente della Comunità Montana Claudio Baruffaldi nel dibattito inaugurato da una lettera su VN alla quale ha fatto seguito la torrenziale replica dell’avvocato Mazzoleni. Baruffaldi entra a piedi uniti nella vicenda, chiedendo dove finiscano i famosi “diritti” di sfruttamento dell’immagine della Grigna e segnalando come a suo avviso i terreni in questione abbiano “evidentemente acquisito maggior valore, grazie all’attrattività turistica garantita proprio dall’area protetta” (il Parco della Grigna, ndr).
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Ecco il nuovo intervento sul tema:
Egregio Direttore, sono francamente stupito dal tono del Kilometrico e stizzito “pistolotto” che tutto dice e tutto fa, tranne rispondere alla semplice e chiara domanda del vostro lettore: dove finiscono i soldi pagati per il “diritto” di sfruttare l’immagine delle nostre splendide montagne, riprese da terreni privati?
Solo per bontà del Padreterno questi si trovano nei pressi e pure dentro il Parco della Grigna settentrionale e il loro sfruttamento, altrettanto privato, va in una direzione che anche a me non piace. Perché non si deve poter dire che siamo anche in ambiente “pubblico” e che quest’ultimo non può restare il solo a bocca asciutta? C’è nervosismo in giro. Negli ultimi decenni, a Pasturo, l’adesione al Parco ha determinato vittorie alle elezioni comunali e stroncato carriere politiche fin dai loro albori. L’argomento evidentemente suscita ancora reazioni scomposte, anche se solo si sfiora qualche nervo scoperto.
Al giorno d’oggi nell’era di Internet siamo un po’ tutti avvocati e nessuno si è mai sognato di sostenere che il Parco possa mutare la natura giuridica dei terreni inglobati in quell’Ente ma a nessuno sfugge, nemmeno, che tali appezzamenti hanno evidentemente acquisito maggior valore, grazie all’attrattività turistica garantita proprio dall’area protetta.
Perché prima non si “vendevano” tali diritti e ora invece si? L’avvenuta rivoluzione copernicana è certificata dalla calorosa stretta di mano e dagli smaglianti sorrisi pubblicati da ValsassinaNews, che ringrazio per il Suo prezioso ruolo nella vita sociale, politica e dunque anche commerciale della nostra Valle. Perché meravigliarsi se “la gente” si interessa di una cosa, platealmente, resa pubblica. Forse si attendeva l’applauso?
E’ inoltre molto strano che ex amministratori, ora che sembra essere giunto il momento di “riscuotere”, trascurino il fatto che il comune di Pasturo, nel Parco, ci è entrato “buon ultimo” e solo quando non ha potuto farne a meno. A far da pari alla poca memoria, nella piccata risposta che ha il sapore di una fragile e autoreferenziale arringa difensiva, solo sfoggio di suscettibilità e una certa alterigia che in queste ore vengono sonoramente bacchettate sui “Social” da chi è stupito e amareggiato, anche per la poca signorilità dimostrata. Sia chiaro, noi soldi non ne vogliamo. Ci basterebbe un piatto di buona cera. Anche la “legittimità” delle riprese la lasciamo ad altri.
Sulle Grigne oggi è il Venerdì Santo e chi crede volge in alto lo sguardo e si raccoglie in intima meditazione, che consiglia di rinviare ad altra data ulteriori e altrettanto legittime curiosità. Amen.
Buona Pasqua
Claudio Baruffaldi