La Pasqua non è un evento da ridurre a un racconto per occupare la mente dei bambini, ma narrazione da affidare ai filmati o alle diapositive. Si tratta di un fatto storico che ha interpellato gli uomini di tutti i tempi. La morte e la risurrezione di Gesù è un evento straordinario che ci assicura una vita senza fine, il ritorno a Dio. E allora la morte che ogni giorno sperimentiamo e che ci viene buttata adosso, esce esce così dal buio, dal nichilismo.
Noi vogliamo sapere se oltre il buio della morte c’è una luce, una speranza: la Pasqua di ogni anno è la risposta!
Impegnati in questi anni nelle ricerche biologiche, tecnologiche, chimiche e genetiche, abbiamo speso le nostre energie conoscitive nelle scoperte scientifiche, penalizzando la riflessione sul Mistero della Vita.
Sono stati quindi zittiti i filosofi, i teologi, i mistici che con le loro esperienze umane e spirituali hanno sempre alimentato lungo i secoli il senso del sacro, del trascendente.
Dio è stato declassato a una pura chimera da conservare nell’immaginario collettivo o segregato come se fosse un ostacolo: sono questi nuovi illuminati a svuotare di significato la Pasqua-
L’ateismo di ieri ha ceduto il passo al cinismo di oggi che è come un tarlo che intacca la mente e il cuore.
Eppure la Pasqua che celebriamo vuole risvegliare il seme eterno che c’è dentro di noi, favorendo così una nuova primavera dello spirito, e la certezza della nostra risurrezione!
E’ Pasqua: proviamo a sostare in Dio perché la nostra anima respiri: l’abbiamo asfissiata abbastanza!
Don Graziano vicario Parrocchiale
Domenica di Pasqua nella Risurrezione del Signore
27 marzo 2016