“MA QUALE ELETTRIFICAZIONE GRATUITA DELLE BAITE? IN CAMBIO DELL’ACQUA DELLE VALLI DEI FORNI E FRAINA PER GLI ALPIGIANI …. UN TUBO!”



Ormai da molti anni si parla di centrali idroelettriche sul territorio premanese e da tempo si sentono voci incontrollate e spesso contrastanti sugli eventuali benefici per le vallate interessate.

Qualcuno parlava di opere migliorative di consolidamento, di allargamento delle strade e della corrente gratis per tutti gli alpigiani. Spesso a noi del Comitato giungevano richieste di chiarimento del tipo …. Ma è proprio vero che “quelli delle centrali” ci portano la corrente gratis su ai Forni, in Casarsa e in Vegessa? E lo stesso per la valle di Fraina i cui alpigiani si aspettavano di avere la corrente gratuita nelle proprie baite, grazie alla generosità dei derivatori d’acqua valtellinesi.

Come già successo in passato per altri aspetti, per cercare di fare chiarezza e distinguere la realtà dalla fantasia, il Comitato “Salviamo i nostri torrenti” si è attivato presso il Comune di Premana inoltrando una richiesta specifica (vedi allegato) sulle reali opere migliorative previste dalle famigerate convenzioni, stipulate dalla passata Amministrazione, con le ditte titolari delle concessioni sui torrenti Varrone e Fraina.

La risposta ricevuta dall’attuale Sindaco (allegata), in merito a quanto richiesto, è estremamente chiara e permette di fugare ogni dubbio in merito: le ditte valtellinesi che intendono prosciugare le valli premanesi si sono semplicemente impegnate a posare, all’interno dello scavo che andranno a realizzare per la posa delle loro tubazioni, un tubo di plastica vuoto (che sulle convenzioni viene chiamato cavidotto o tubo corrugato); nulla più di questo e quindi molto molto poco rispetto a quanto realmente necessario per portare la corrente gratuita sui nostri alpeggi.

Da un’analisi fatta da professionisti del settore è emerso che il costo della tubazione vuota, che i derivatori dell’acqua si sono impegnati a posare, si aggira sui 5,8 euro al metro lineare (considerando che lo scavo viene già fatto per posare le loro tubazioni).

Considerando le opere previste nella valle dei Forni, dove il tubo di plastica vuoto verrà posato per un tratto di circa 4,5 Km il costo sostenuto dalla ditta valtellinese, si aggira sui 26.000 euro.

Gli stessi professionisti hanno però spiegato che per portare l’energia elettrica nei vari alpeggi di Forno, Casarsa, Vegessa sarebbero necessarie le seguenti opere:

  • posa di cavo di media tensione all’interno del tubo di plastica, per una lunghezza di 4,5 Km (costo stimato di circa euro 280.000)
  • realizzazione cabina di intercettazione linea M.T. in località Giabbio (costo di circa euro 34.000)
  • realizzazione cabina di trasformazione M.T. – B.T. Loc. Forno sotto (costo di circa euro 43.000)
  • realizzazione cabina di trasformazione M.T. – B.T. Loc. Forno sopra (costo di circa euro 43.000)
  • realizzazione cabina di trasformazione M.T. – B.T. Loc. Casarsa (costo di circa euro 43.000)
  • realizzazione cabina di trasformazione M.T. – B.T. Loc. Vegessa (costo di circa euro 43.000)

Il costo totale delle opere necessarie ad elettrificare le baite degli alpeggi si aggirerebbe quindi sui 486.000 euro.

Per la valle di Fraina considerando che il tratto interessato dalla tubazione, si aggira sui 4,4 Km avremmo dei costi simili a quelli sopra riportati, per tre alpeggi (Rasga, Fraina e Caprecolo) e quindi un costo totale per cavo, cabina di intercettazione e tre cabine di trasformazione di circa (436.000 euro).

Restano poi da definire i costi della distribuzione delle linee elettriche dalle cabine di trasformazione ad ogni singola baita (scavi, tubazioni e cavi).

L’illusione diffusa fra la gente di Premana si scontra adesso con la cruda realtà dei fatti… un misero tubo di plastica a fronte di un costo totale di quasi mezzo milione di euro.

Speriamo con queste informazioni di aver contribuito a fare chiarezza sull’argomento in modo che altre voci incontrollate, messe in giro spesso da persone poco informate, non creino ulteriori false illusioni.

Il comitato “Salviamo i nostri torrenti” augura una Buona Pasqua a tutti

 

 

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