BARZIO – Dopo i numerosi articoli dedicati dalle testate giornalistiche locali alla vicenda dei lavori (e in particolare della copertura) riguardanti l’edificio comunemente chiamato “la fornace” posto sulla piana tra Barzio e Pasturo, mi permetto di fare alcune brevi ma doverose precisazioni che riguardano, in particolare, le autorizzazioni rilasciate dal comune di Barzio.
Autorizzazioni che comprendono prescrizioni e indicazioni che sono state fornite da dagli enti che hanno esaminato il progetto di “recupero Fornace del 700 e dell’800 – formazione area museale” .
In data 11 settembre 2013, presso il comune di Barzio, si è svolta la conferenza dei servizi nella quale tutti gli enti interessati hanno espresso il proprio parere sul progetto (commissione paesaggio del comune di Barzio, amministrazione comunale, Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, Soprintendenza per i beni archeologici, ASL di Lecco, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco,..….).
Tra le varie indicazioni e prescrizioni le due più importanti, ma nello stesso tempo semplici e chiare, a tutela del bene e della sua storia sono quelle riguardanti il “recupero dei coppi originari da riposizionare sul nuovo manto di copertura” e la “rimozione delle fasce di cerottatura con la messa in sicurezza della canna fumaria tramite strutture interne”.
Oggi, a modesto parere del sottoscritto, nessuna di queste semplici ma importanti indicazioni sembra sia rispettata. Questo nonostante sin dall’aprile scorso sia il committente che la direzione lavori siano stati più volte invitati, dal comune di Barzio, a rispettare quanto autorizzato.
Ritengo quindi che, una volta terminata la procedura aperta a seguito del sopralluogo effettuato dall’ufficio tecnico del comune di Barzio lo scorso 16 marzo, se lo stato dei luoghi non dovesse essere modificato ci siano tutti i presupposti per l’emissione di un’ordinanza di sospensione dei lavori.
Cordiali saluti
Andrea Ferrari
Sindaco di Barzio
.
.
.