ROMA – La legge sulla gestione pubblica del servizio idrico è stata finalmente discussa e approvata in aula alla Camera, a distanza di circa 9 anni dal suo deposito corredato da oltre 400.000 firme.
Peccato che il testo approvato sia radicalmente diverso, nella forma e nei principi, di quello proposto dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
PD e la maggioranza hanno stravolto il testo a partire dall’articolo 6 che disciplinava i processi di ripubblicizzazione. Oggi è caduta anche l’ultima foglia di fico dietro la quale il PD aveva provato a nascondersi. Infatti, la Commissione Bilancio ha cancellato la via prioritaria assegnata all’affidamento diretto in favore di società interamente pubbliche.
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