ALTOPIANO – Un nuovo contributo allo stretto legame tra la Valsassina e il terremoto che nel 1976 sconvolse il Friuli seminando distruzione e morte. Dopo le chiese gemelle di Prato San Pietro e Buja (Udine) il nostro racconto diventa musica grazie ai canti alpini del coro Valsassina che hanno portato la loro voce tra le macerie già l’indomani del forte sciame sismico che sconvolse un’intera regione traumatizzando l’intera collettività.
Un’altra goccia nel mare della solidarietà dal cuore dei valsassinesi, e in quei tristi giorni non mancarono i volontari che animati dalla voglia di aiutare e dal senso di pietas andarono proprio nei paesi terremotati a portare conforto e, in linea con il senso pratico che è un po’ denominatore comune del sentire valsassinese, portarono anche braccia, badili e voglia di lavorare.
Una lunga serie di immagini e ricordi che ci proponiamo di condividere con i lettori di Valsassinanews per chi voglia farli giungere in redazione.
Quel dramma si accompagnò al primo gemellaggio dei maglioni rossi del Coro Valsassina e nell’occasione Moggio Valsassina e Moggio Udinese si incontrarono per la costruzione della Baita Valsassina appunto per ricominciare dopo il terremoto.