PREMANA/ALTA VALLE – Sono ritornati lunedì sera, stanchi ma soddisfatti, i 32 ragazzi tra i 13 e i 16 anni appartenenti alla UP di Premana e Pagnona tra cui sette provenienti dalle parrocchie dell’Alta Valsassina che non sono voluti mancare al Giubileo dei Ragazzi organizzato a Roma. Sono partiti il 23 aprile prima dell’alba da Premana assieme a 7.000 coetanei e accompagnatori della Diocesi di Milano per vivere nella città eterna istanti indimenticabili di fede e cultura.
Due sono stati i momenti importanti: il primo la sera di sabato 23 aprile allo Stadio Olimpico di Roma luogo della grande festa organizzata per il Giubileo dei ragazzi dove papa Francesco in un video messaggio, parafrasando la grande passione per i giovanissimi per gli smartphone ha affermato: “Senza Gesù nella vostra vita è come se non ci fosse campo!” Inoltre ha esortato i ragazzi a “essere misericordiosi vuol dire anche essere capaci di perdono. E questo non è facile, eh? Può succedere che, a volte, in famiglia, a scuola, in parrocchia, in palestra o nei luoghi di divertimento qualcuno ci possa fare dei torti e ci sentiamo offesi; oppure in qualche momento di nervosismo possiamo essere noi ad offendere gli altri. Non rimaniamo con il rancore o il desiderio di vendetta! Non serve a nulla: è un tarlo che ci mangia l’anima e non ci permette di essere felici. Perdoniamo! Perdoniamo e dimentichiamo il torto ricevuto, così possiamo comprendere l’insegnamento di Gesù ed essere suoi discepoli e testimoni di misericordia.”
Il secondo momento da ricordare domenica alla messa in piazza san Pietro dove il Pontefice ha detto: “Non accontentatevi della mediocrità, di ‘vivacchiare’ stando comodi e seduti…. è libero chi sceglie il bene, chi cerca quello che piace a Dio, anche se è faticoso. Ma solo con scelte coraggiose e forti si realizzano i sogni più grandi, quelli per cui vale la pena di spendere la vita.”
Inoltre il Santo Padre ha stimolato questi giovanissimi: “Nella vita sempre si cade, perché siamo peccatori, siamo deboli. Ma c’è la mano di Gesù che risolleva noi, che ci alza. Gesù ci vuole in piedi! Quella parola bella che Gesù diceva ai paralitici: ‘Alzati!’. Dio ci ha creati per essere in piedi. C’è una bella canzone che cantano gli alpini quando salgono sui pendii, la canzone dice così: Nell’arte di salire, l’importante non è non cadere, ma non rimanere caduto! Tante volte viene dalla mano di un amico, dalla mano dei genitori, dalla mano di quelli che ci accompagnano nella vita. Anche Gesù stesso è lì. Alzatevi. Dio vi vuole in piedi, sempre in piedi”.
Ad accompagnare il gruppo il parroco di Premana don Mauro Ghislanzoni che non è voluto mancare a questo importante appuntamento, unico, dei ragazzi della sua Comunità.