MARCONI E L’ACQUA (SPORCA) PUBBLICA: LETTERA “NEL SUO STILE” A CHI DI DOVERE…



INTROBIO – Riceviamo e pubblichiamo di seguito una missiva firmata dal notissimo ex borgomastro introbiese Eusebio Marconi, rivolta alle autorità competenti in materia di servizio idrico ma soprattutto all’attuale sindaco Airoldi, con un nemmeno tanto velato incitamento alla rivolta delle bollette (“Suggerisco al Sig. Sindaco di Introbio di intervenire con un’ordinanza presso la Direzione della Lario Reti Holding … minacciando di chiedere alla popolazione di non pagare l’importo dell’acqua utilizzata”).

Ecco il testo integrale della lettera di Marconi:

Alla cortese attenzione

Direzione Lario Reti holding
Direzione idroservice srl
Sindaco del Comune di Introbio
Prefetto di Lecco
Sergio Piazza Presidente Ass. Edili Lecco
Società Apera srl Lecco, Dott. Artusi
S.S.L. Lecco

Comunico che

Il giorno 4 marzo 2016 ho ri è rilevata uscita di acqua sporca dal rubinetto di casa e poca pressione.

Ho quindi chiamato l’idraulico Sig. Magni Gianfranco di Introbio per un controllo.

L’idraulico ha effettuato degli interventi ai rubinetti della mia abitazione dai quali usciva acqua sporca.

Ha quindi controllato le valvole di pressione , smontandola ha verificato che la stessa  era piena di liquame marrone denso e le tubazioni risultavano intasate da una forte ruggine (200 litri c.a. di melma…).

Tolta la valvola, l’idraulico ha effettuato una pulizia dei tubi. E’ evidente che l’acqua risultava imbevibile.

Non si è mai vista una cosa simile! Le lamentele degli abitanti del paese sono a conoscenza sia del Comune, sia presso la sede di Idrolario a Introbio.

Ho telefonato al personale della sede di Introbio e mi è stato risposto che “… non hanno alternative” alla risoluzione del problema.

Abbiamo avvisato l’amministratore del condominio Dott. Artusi (allegata lettera del 9 marzo).

In data 19 marzo è arrivato un tecnico della società Idrolario che ha effettuato alcuni controlli (mi ha mostrato l’esistenza di un retino che però non può chiamarsi “filtro”:

Ho invitato il tecnico a casa mia a verificare assieme al nostro idraulico e si è rifiutato asserendo che il so intervento e la loro responsabilità si ferma all’allacciamento fuori casa. Mi ha chiesto l’età della costruzione dell’edificio  (c.a. 45 anni) e ha dato il proprio parere/osservazioni sulla ruggine dell’impianto idraulico della casa (ved. Allegato).

Dobbiamo perciò abbattere tutte le case del paese che hanno tale problema per avere di nuovo dell’acqua pulita?

A questo punto mi chiedo come sia possibile tutto questo, dopo che è stato distrutto l’impianto di ozonizzazione esistente (vedi relazione allegata), dopo la realizzazione dell’impianto U.V. avete danneggiato e distrutto tutto il lavoro delle amministrazioni precedenti (realizzazione impianto di ozonizzazione nel periodo in cui era sindaco l’ing. Sergio Piazza per otto anni ed il sottoscritto Eusebio Marconi per altri 10).  Si dimostra una palese incapacità a risolvere i problemi del nostro paese.

Non voglio dilungarmi nel raccontare l’odissea che stiamo vivendo. Voglio solo considerare che la gestione della distribuzione idrica è in mano ad una società che dà l’impressione di non conoscere che l’acqua è un bene da tenere sempre in alta considerazione.

Proviamo a pensare agli asili e alle scuole, ai negozi alimentari e ai bar… Con costi lievitati da 0,83 c.a. siamo passati a 135 c.a. con un surplus notevole.

Anche tutti gli elettrodomestici come lavatrici e caldaie sono soggetti ad avarie con costi e disagi per i cittadini.

Mi ripeto: l’acqua è un bene prezioso e deve essere preservato dalle fonti alle abitazioni con investimenti in tecnologia, con l’impiego di materiali più resistenti agli agenti  delal natura, nelle tubature  e con continui e costanti interventi (si chiama manutenzione programmata!).

Quanti litri di cloro sono stati immessi nella nostra acqua. Ci piacerebbe saperlo!

Durante gli interventi nei caselli, al serbatoio, alla sezione di distribuzione deve esserci sempre presente il tecnico del Comune, che farà rapporti sugli specifici interventi e, con trasparenza esposti in bacheca per la corretta conoscenza alla popolazione.

Vorrei far riflettere sul fatto che il Comune di Introbio è citato a caratteri cubitali sulle etichette delle acque minerali vendute all’estero dalla Norda, una bandiera per le acque del nostro territorio…

Suggerisco al Sig. Sindaco di Introbio di intervenire con un’ordinanza presso la Direzione della Lario Reti Holding, affinché in tempi brevi come era prima degli ultimi catastrofici eventi, fra cui l’evento amministrativo “Sindaco Rupani”, minacciando di chiedere alla popolazione di non pagare l’importo dell’acqua utilizzata.

Distinti saluti
Eusebio Marconi

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