LECCO – L’ultimatum (perché di questo si tratta) da parte della Prefettura lecchese riguarda in realtà diverse amministrazioni comunali della provincia. Accanto ad alcuni Comuni valsassinesi infatti si aggiungono nel “mirino” dell’ufficio di governo anche Varenna e Lierna, per citarne due di relativamente vicini. Ma la “diffida” ha raggiunto nelle ultime ore Premana, Barzio e Ballabio, realtà che non avendo ancora approvato il loro bilancio di previsione, rischiano addirittura il commissariamento appunto dalla Prefettura.
“Ai consigli comunali – annota il prefetto Liliana Baccari – è assegnato il termine di 20 giorni per la deliberazione del Bilancio di previsione per l’anno 2016, con l’esplicita avvertenza che, decorso inutilmente detto termine, questa Prefettura procederà ad esercitare il potere sostitutivo mediante la nomina di un commissario ad acta, dando avvio alla procedura per lo scioglimento del Consiglio come previsto dalla normativa”.
La scadenza “naturale” per i bilanci era quella del 30 aprile, ma come spessissimo accade questa non era stata rispettata, contando su una proroga dei termini. Ma “all’alba” di fine maggio – e con una tornata elettorale in vista che vede protagonista uno di questi paesi (Varenna) è giunto l’ultimatum. Non si scherza: fuori il bilancio o arriva il commissario. E a Varenna in particolare la questione è spinosa perché proprio a causa delle elezioni il documento contabile non si potrà approvare nei termini previsti. E dunque chi si insedierà in municipio dopo il famoso 5 giugno dovrà affrontare rapidamente la questione – confidando nella comprensione del Prefetto.
Il sindaco di Premana Nicola Fazzini commenta così: “Confermo. Noi abbiamo approvato il rendiconto in consiglio ieri sera. Per il bilancio di previsione (presentato anche quello ieri), andremo ad approvarlo in una quindicina di giorni”. Analoghe notizie da Barzio, dove l’amministrazione di Andrea Ferrari si appresta a licenziare il bilancio entro fine mese.