BARZIO – Cinque milioni di entrate e cinque milioni di uscite, questo in estrema sintesi la previsione di bilancio barziese approvato dal Consiglio comunale insieme al Dup, il Documento unico di programmazione sul triennio 2016-2018. Parere contrario dai consiglieri di minoranza Bianchi e Locatelli che rimproverano all’amministrazione Ferrari i richiami della Prefettura per il ritardo nel presentare i documenti pur riconoscendo il lavoro a ritmi serrati del personale, in ufficio anche di notte per completare le previsioni.
Niente di nuovo a Palazzo Manzoni che tra continue modifiche alle procedure finanziare e annuali rimodulazioni delle imposte non ha grandi margini di manovra al di fuori dell’ordinarietà. A pesare però è la spada di Damocle dell’errato stanziamento Imu: un’interpretazione rivelatasi scorretta delle norme sulla previsione del gettito/prelievo ha fatto si che l’Erario possa pretendere da Barzio 800mila euro, cifra che se il ministero dell’Economia decidesse di compensare immediatamente lascerebbe le finanze del paese dell’altopiano senza margini di manovra. Dubbio destinato a esser sciolto già questo mese, ma il numero di enti in questa situazione, tra Comuni e Province, lascia prevedere che l’erario si limiterà a più “prelievi” di minor importo piuttosto che infliggere stangate.
Nell’ottica di economizzare al massimo le risorse presto torneranno a pagamento col gratta e sosta i sei posti auto in piazza Garibaldi, e un altro passo sarà acquistare l’apparecchiatura per la riscossione della sosta nel piazzale del mercato in via Roma: un investimento di circa settemila euro che sostituirà il canone mensile di 600 euro per l’analoga colonnina installata da LineeLecco.