Si, sono belle queste parole del Signore, ma per poterle mettere in pratica bisognerebbe che tutti fossero così; bisognerebbe che tutti diventassero buoni, che il mondo cambiasse, allora si, noi saremo disposti.
Eppure vedete, quando Gesù dice queste cose agli uomini, non presenta una dottrina, ma esprime la sua vita; dice cose che lui ha vissuto, presenta il suo stile di vita e lo descrive. Perché la vita di Gesù non si è svolta in un mondo speciale, dove le cose filavano bene; la vita di Gesù si è svolta in un mondo uguale al nostro di oggi. Gesù ha conosciuto l’incomprensione, perfino dei suoi famigliari, dei suoi intimi, dei suoi discepoli; Gesù ha subito insulti, ingiurie terribili, infamanti; Gesù è stato rinnegato, tradito proprio dai suoi amici. Gesù ha subito persecuzioni, ha subito la tortura, si è scontrato anche Lui con un potere politico che in forza della ragione di stato ha preferito uccidere un innocente, piuttosto che turbare la pace dell’Impero Romano. Gesù è stato ucciso come un malfattore; che cosa ha detto Gesù sulla Croce: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”.
E’ dentro queste situazioni che Gesù è riuscito ad esprimere uno stile di vita per il quale ha lasciato smorzare, morire ai suoi piedi ogni stimolo alla reazione violenta, all’odio. Gesù ha vissuto uno stile di vita per cui mai abbandonò il suo atteggiamento del cuore, per cui vedeva in chi gli stava accanto, sempre un fratello da amare. Gesù non si è lasciato imprigionare dalla violenza del mondo degli uomini in cui viveva, e in un certo modo Gesù ha spezzato il cerchio di questa violenza; Gesù con il suo modo di comportarsi ha permesso agli uomini di guardarsi, di non essere più ciechi, di guardare al di là di quello che la vita ci offre per scoprire che sono possibili rapporti nuovi.
Quando sta per essere giudicato, gli danno un grande schiaffo sulla guancia, e che cosa risponde? “Se ho detto male, dimmelo; ma se ho detto bene, perché mi percuoti?” e a Giuda che andò a tradirlo, cosa gli dice? “Amico, con un bacio mi tradisci?”
Ecco, questo atteggiamento di Gesù che sconvolge la persona, che gli va incontro con odio, con violenza, con disamore, e permette a questa persona, se è possibile di vedere al di là di quello che sta accadendo, che c’è un modo nuovo di vivere i rapporti con gli uomini. – Ma voi direte: “Come è possibile vivere sempre in questo atteggiamento sempre pronto alla misericordia e al perdono e all’amore?” Ma se non forza della fede e seguendo Gesù noi siamo veramente convinti che l’amore è la sostanza della vita, è la verità della vita, allora tutto è possibile!
O noi crediamo che Gesù ha veramente salvato tutta l’umanità con l’Amore che è la stessa potenza di Dio, o noi non abbiamo fede! E’ l’amore che vince il mondo! Non scoraggiamoci: è una strada aperta: niente è impossibile a chi crede, a chi confida in Dio, a chi si appoggia alla forza di Dio.
Don Graziano vicario parrocchiale
Domenica 12 giugno 2016
Rito Ambrosiano “C” – 4^ domenica dopo Pentecoste
Mt 5, 21 – 24