LASCIANO PREMANA DOPO 115 ANNI LE SUORE ADORATRICI DI RIVOLTA



BPREMANA – È‘ un faticoso e sofferto addio quello dei premanesi alle suore Adoratrici di Rivolta, ciò che avverrà ufficialmente domenica 26 giugno alle 20 con una messa di ringraziamento per la presenza secolare (115 anni) a Premana. Dopo la funzione religiosa seguirà un momento conviviale in cui il sindaco, il presidente e i bambini dell’asilo con i rappresentanti delle associazioni saluteranno le suore, perché l’Istituto alla fine di agosto, inizio settembre “chiuderà” la piccola Comunità di Premana.  A conclusione della serata sulla terrazza “dol Cugi” verrà offerto un rinfresco ai presenti.

Erano arrivate nel 1901 in paese le Suore Adoratici, come addette alla Scuola Materna, come insegnanti alle elementari ed anche come religiose impegnate in parrocchia, nella catechesi e nell’educazione di intere generazioni di bambini e giovani, soprattutto ragazze. Non pochi i ricordi che passano in questi 115 anni,  narrati dal periodico locale “Il Corno”:
IL CORNO TESTATA“L’arrivo delle Suore Adoratrici a Premana rappresentò per tutta la popolazione un evento di straordinaria importanza. Molte e molte volte abbiamo sentito gli anziani raccontare quanto bene le Suore hanno fatto, quanta pazienza han portato, quanti ringraziamenti han ricevuto, specialmente dalle nostre nonne, che trovarono in loro non solo delle vere maestre nell’insegnare i fondamenti della religione e nel tradurli nella vita quotidiana, ma anche delle educatrici nel senso più completo del termine, compresa l’educazione civica, l’igiene, in modo speciale per quanto riguarda le ragazze  e le giovani mamme…”

ANon mancano i ricordi con protagoniste queste suore legate all’asilo, dove portavano i giocattoli un tempo, “Paradiso terreste” di bambini così poveri da non possederne; oppure il racconto della suora che distribuiva la menestre aiutata dai più grandicelli che poi lavavano i piatti… Anche la rievocazione del “castigo” per una marachella dato dalla Monecha, oggi risuona come un rimpianto per quella filastrocca ridacchiata ai danni del colpevole andando in bagno: ”Zim zon, ol berechiin l’è ndaa in cantoon”

Resta anche il ricordo di suor Virginia al secolo Emilia Pizzi rimasta a Premana 44 anni, che ad inizio secolo scorso teneva lezione a una classe della scuola femminile. La si ricorda leggere i racconti del libro “Cuore” al sabato in modo favoloso. Grande riconoscenza verso le Suore Adoratrici è data per l’attenzione alla parrocchia, in particolare al catechismo e all’oratorio con quel grande modo di trasmettere la fede proprio della gente di Premana, dove si andava a messa al primo tocco e si pregava davvero.

Mal il saluto più struggente è quello dato nel 1945 da Codega Antonio Metilde alla partenza dell’anziana suor Virginia che aggiorniamo opportunamente:
“Con vero dispiacere vi vediamo allontanarvi da Premana, paese che così a lungo è stato campo di feconda operosità, nell’asilo e nella scuola. … Vi sia di conforto il pensiero che tutti noi vi ricordiamo riconoscenti, nella certezza che i germi di bene che sempre avete istillato nell’animo dei vostri scolaretti, daranno frutti copiosi…”.

Fonti consultate Il Corno 1992-4 e Il Corno 1992-4

 

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