BALLABIO – Assume connotati sempre più inquietanti il “caso” dei gatti domestici , tutti simili, scomparsi negli ultimi due mesi tra il primo tornante per i Resinelli e via Valgrande (un tempo via Roncaiolo Alto). Nessuno dei mici già segnalati su queste pagine (due maschi castrati e tre femmine, una delle quali sterilizzata) ha fatto ritorno a casa. Anzi, un altro gattino risulta disperso.
Due elementi li accomunano: il colore prevalentemente nero e il fatto di abitare nella zona alta di Ballabio, all’inizio del percorso che conduce ai piani dei Resinelli. “A questo punto ritengo che siano stati fatti “sparire” da qualche verme a due zampe. – dichiara una delle ‘vittime’ delle scomparse – Ho lungamente pensato ai motivi alla base di un’azione tanto schifosa. Alcuni possono essere legati al colore dei mici: ignorante superstizione o stupidi rituali di poveri mentecatti. Altri motivi invece possono riferirsi ai luoghi da loro frequentati (circoscritti e comuni): fastidio per qualche “regalino” depositato in un giardino oppure disturbo di conigli/galline/cani lasciati all’aperto. Vi è infine la possibilità che la loro sparizione sia dovuta ad uno o più “bulletti”, che ritengono con queste azioni di dimostrare che sono dei fenomeni. Sono invece solo dei poveri vigliacchi delinquentelli, mal cresciuti e peggio educati”.
“Comunque – conclude il nostro lettore -, alla fin della fiera, la sostanza non cambia: mici innocui ed affettuosi (affettuosamente ricambiati) temo non torneranno più a casa. Se (ma ne sono purtroppo certo) la loro scomparsa è dovuta ad uno dei motivi da me indicati, alla profonda tristezza per la perdita si aggiunge il dispiacere di sapere che nella nostra comunità esistono uno o più squallidi elementi sub-umani”.
Parole dure ma del tutto condivisibili -specie alla luce della scomparsa, nelle ultime ore, del sesto felino. Guarda caso del tutto simile ai primi cinque “missing”.
Nelle foto Pango, uno dei mici spariti nel nulla a Ballabio
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