VALMADRERA – L’atto di indirizzo approvato dall’Assemblea dei Comuni soci di Silea Spa il 7 luglio scorso in tema di politiche sui rifiuti è un’occasione mancata. La maggioranza dei sindaci, nonostante l’impegno dichiarato pubblicamente a fare piena luce sul trentennale impatto del forno inceneritore di Valmadrera, ha infatti rinunciato ad approfondire lo “stato di salute” del territorio attraverso un primo screening epidemiologico in tempi più brevi.
Questo avrebbe permesso di raccogliere in tempi rapidi informazioni preziose nell’interesse dei cittadini, analizzando le ricadute e i loro effetti. Contraddicendo invece anche quanto approvato dal Consiglio comunale di Lecco -primo azionista della società- a metà giugno di quest’anno, il Comitato ristretto prima (29 giugno), l’Assemblea intercomunale poi (30 giugno) e l’Assemblea dei soci di Silea infine (7 luglio), su proposta iniziale del sindaco di Lecco (da quanto si apprende dal verbale del 30 giugno), hanno eliminato ogni riferimento allo studio “breve”, accontentandosi di ottenere una qualche notizia sulla salute dei cittadini tra un’eternità, e cioè all’inizio del 2018.
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