Come ogni domenica, anche oggi dedichiamo uno spazio all’interno del nostro giornale alla cultura, segnalando ai lettori gli articoli più interessanti della nostra pagina culturale, Il fascino degli intellettuali.
ANTONIO GRAMSCI, IL GRANDE INTELLETTUALE DIMENTICATO
Il più grande intellettuale italiano del ‘900, Antonio Gramsci, è oggi quasi completamente dimenticato. A scuola non si studia, se non in storia come fondatore del Partito comunista italiano. In alcune università già va meglio: lo si trova citato in svariati manuali, specialmente di discipline sociologiche. Eppure del contributo di Gramsci alla storia della cultura italiana nessuno parla, fuori dal contesto specialistico… se non per qualche aforisma sparso e decontestualizzato.
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SANDRO PENNA: POETA DIVERSO, POETA DEL DESIDERIO
«Felice chi è diverso / essendo egli diverso. / Ma guai a chi è diverso / essendo egli comune». Questa celeberrima e, talvolta, abusata poesia apre la seconda raccolta del poeta Sandro Penna, Appunti, pubblicata nel 1950. Non è un caso: questo componimento è uno dei manifesti della poetica di Penna. La diversità rispetto ai poeti del primo Novecento è un sentimento forte, che percorre tutta la sua vita e la sua attività letteraria. È una diversità stilistica, tematica e, soprattutto, una diversità sessuale.
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IN PRINCIPIO ERANO LE OLIMPIADI E L’IMPORTANTE ERA VINCERE
Fra il 1875 e il 1881 uno scavo tedesco riportò alla luce i resti della cittadina di Olimpia, nel Peloponneso nord-occidentale. Sotto gli occhi degli archeologi riemergevano imponenti edifici sacri, ma anche strutture destinate alle competizioni atletiche: dopo quasi duemila anni, tornava alla luce la sede dei celebri Giochi Olimpici antichi. La curiosità e l’entusiasmo per quella scoperta dilagarono in tutta Europa e nel 1894 un francese, Pierre de Frédy barone di Coubertin, ebbe l’idea di riproporre l’antica competizione. La proposta piacque: quello stesso anno in Grecia si svolse la prima edizione delle Olimpiadi moderne.
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