PREMANA – Il percorso “Voci Alte”, proposto all’interno del Festival Voces e dedicato a gruppi impegnati nella valorizzazione del canto popolare, offre una possibilità unica: quella di conoscere il canto tradizionale della Georgia, praticato nelle regioni del Caucaso. L’importanza di questa tradizione è tale che il canto polifonico georgiano è stato nel 2001 il primo patrimonio immateriale dell’umanità ad essere inserito nella lista Unesco. Esso sarà presentato da uno dei migliori gruppi georgiani nel corso di una mini-tournée intitolata Dal Caucaso alle Alpi.
Dopo un primo appuntamento a Cantù (venerdì 2 settembre alle 21 nella basilica paleocristiana di San Vincenzo in Galliano), la seconda tappa si svolge sabato 3 settembre a Premana. Il ritrovo è alle 15.30 al Museo Etnografico, dove l’etnomusicologo Renato Morelli presenta la tradizione del canto georgiano e la sua storia millenaria. L’evento prosegue poi in una piazza del centro storico con un vero e proprio confronto canoro fra le Alpi e il Caucaso con la partecipazione delle migliori voci di Premana. L’ultimo appuntamento è domenica 4 settembre alle 18 nella chiesa di S. Martino a Sueglio, dove Adilei terrà un concerto di musica sacra.
Di varia e articolata complessità, il canto georgiano consiste in quattro tipi principali: polifonia a bordone, contrappuntistica, parallela (o “dissonante”), “ostinata”. Nella regione a nord-ovest della Georgia, la montuosa e selvaggia Svanetia, si pratica l’arcaica polifonia “dissonante”, mentre la Georgia occidentale è conosciuta per quella contrappuntistica con lo yodel; la zona orientale, la Khaketia (centro storico dell’enologia mondiale), è la patria delle melodie melismatiche di due solisti con l’accompagnamento del bordone. La polifonia “ostinata” è presente in tutte le regioni.
Il canto georgiano sarà presentato dai cantori dell’ensemble vocale Adilei, un gruppo spontaneo con sede a Tbilisi che esegue canzoni tradizionali e canti liturgici, appresi cominciando a cantare fin dall’infanzia in famiglia o fra amici. Lo specifico interesse del gruppo sono i canti provenienti dalla regione della Guria, sul Mar Nero, una delle aree più sviluppate musicalmente della Georgia; ma nel repertorio figurano anche canti rappresentativi delle altre tradizioni regionali del Paese.
I canti della Guria sono particolarmente suggestivi per l’ampio spazio riservato all’improvvisazione: i cantori sono molto indipendenti nei propri movimenti vocali e ciò crea una polifonia contrappuntistica assai sviluppata. Nella musica profana un genere caratteristico è il Krimanchuli, assimilabile allo yodel.
Per i cantori di Adilei la musica è un modo per comunicare con gli altri nella vita di ogni giorno, in un certo senso uno stile di vita che va al di là dei concerti ufficiali. Si canta sempre, nei pub, mentre si viaggia o quando ci si riposa in montagna durante le vacanze. Il loro primo concerto ha avuto luogo in una prigione femminile e il secondo in un bar. Da queste prime esperienze si è sviluppata un’attività che li ha portati in varie parti del mondo.
I concerti sono organizzati da Res Musica in con il contributo del Comune di Premana e della Fondazione Comunitaria del Lecchese, in collaborazione con la Nuova Scuola di Musica di Cantù e del Comune di Cantù – Ufficio cultura, e con il patrocinio della Provincia e del CAI di Lecco.