INTROBIO – L’Acquaduro torna alla ribalta, scorrendo lungo le vallate e ribaltandosi all’interno del Pioverna, ma soprattutto, è serpeggiando impetuoso che ha fatto breccia nel cuore dei tanti appassionati di canyoning.
Ebbene sì, l’Acquaduro è stato selezionato come scenografia per questa nuova disciplina che sta spopolando tra i fan dello sport “estremo”: si tratta di un’attività che consiste nello scendere i torrenti nell’acqua seguendo il tortuoso percorso scavato nella montagna.
“Diciamo che l’idea del canyoning – spiega la guida alpina Fabio Lenti a Stefano Cassinelli per Il Giorno – è più francese perché sono stati loro i primi a discendere i torrenti a livello commerciale, mentre a livello di esplorazione ci sono stati tanti speleo che l’hanno fatto e poi è diventata ludica. Come sport si è sviluppato sulle Alpi francesi per poi crescere negli ultimi 15 anni”.
Il canyoning, a differenza di quello che si pensa, non è considerato uno sport estremo poichè si tratta di un’attività per tutti, senza che sia necessaria una precedente preparazione atletica e si pratica nei mesi estivi quando l’acqua arriva alle temperature di circa 12 gradi.
“Uno sport per tutti – continua Lenti, per cui non occorre essere Federica Pellegrini – perchè comunque la muta tiene a galla. Bisogna però conoscere i torrenti dove si pratica, oppure essere accompagnati da guide specializzate che possono avvertire per la presenza di sassi, la profondità delle pozze e quant’altro”.
Per poter praticare il canyoning servono attrezzature specifiche come la muta in neoprene, calzari speciali antiscivolo per i sassi, imbragatura, casco, corde, zaino forato con bidoncino e alcune competenze minime come sapersi calare con la corda.
Sono diverse le zone dove è possibile praticare canyoning, tra cui il Caldone che scende da Morterone, che si percorre in circa 3,5 ore. Molto bello è l’Acquaduro che richiede circa cinque ore, nella versione corta si fa in tre. “Sono due torrenti che voglio potenziare perchè sono vicini alla città, molto belli e non inflazionati” conclude Lenti.