BARZIO – “Il 2017 sarà l’anno la Comunità Montana della Valsassina, Val d’Esino e Valvarrone, perché si trova nella locomotiva del progetto Aree Interne”. Un piano nazionale che mette al centro i territori montani soprattutto quelli disagiati, offrendo loro servizi innovativi e aprendoli alla iniziativa dei giovani. La buona notizia è stata data da Enrico Borghi, deputato del Pd, coordinatore in fase attuativa della Strategia Nazionale delle Aree Interne. Coinvolti 34 Comuni, 18 dei quali appartenenti alla nostra Comunità, il resto sono nell’Alto Lago comasco.
La filosofia che sta dietro all’iniziativa che vale 19 milioni di euro sgorga dall’osservazione di una realtà economica e sociale profondamente cambiata negli ultimi decenni. Dall’attrattiva delle città metropolitane cresciute sul terreno dell’industria fordista nel dopoguerra, oggi si guarda alle opportunità economiche che possono attecchire anche nelle aree montane. L’obiettivo dichiarato è d’invertire il trend demografico e riaffollare zone che nel corso del Novecento si sono indebolite vieppiù. Un ribaltamento di fronte sulla cui via la Valsassina si è già incamminata e in virtù di ciò è riuscita a rientrare – anche se in zona Cesarini- nel progetto annunciato oggi a Barzio nella sede della Comunità Montana.
Per raggiungere l’obiettivo si sono messi di buona lena Marisa Fondra, sindaco di Taceno e Antonio Pasquini consigliere a Crandola,che con umiltà e senza clamore hanno lavorato trasversalmente assieme a Gian Mario Fragomeli, deputato brianzolo del Pd e sullo sfondo il consigliere regionale Ugo Paolo. Così il nostro territorio si è presentato allo stress test per la verifica delle condizioni che gli aprivano le porte al progetto, passandolo nei giorni scorsi.
Ci sono condizioni favorevoli, un’Europa fresca di varo della strategia macroeconomica tutta dedicata alle aree alpine (delle quali il 42% si trova in Italia), alle porte l’avvio dell’iter della legge sui piccoli Comuni e la ridefinizione della legge di Stabilità. E la spinta propulsiva del nostro territorio era testimoniata oggi dai presenti alla presentazione del progetto: in sala anche gli studenti del Cfpa, l’alberghiero di Casargo, a rappresentare la generazione che dovrà prendere il testimone di quanto verrà costruito e poi un nutrito parterre politico: Fragomeli che ha sottolineato come Aree interne superi l’idea di progetto della singola opera pubblica ma introduca il concetto di montagna come luogo di sperimentazione. Il consigliere regionale Pd Raffaele Straniero ha affermato come in Regione si stia lavorando per offrire a tutte le zone di montagna le medesime opportunità, Alberto Mazzoleni presidente dell’Associazione delle 23 Comunità Montane lombarde nonché sindaco di Taleggio che ha suggerito come le infrastrutture siano basilari per la ripartenza, il consigliere regionale Mauro Piazza (Lombardia Popolare) favorevole all’esistenza delle Comunità montane in quanto capaci di portare in evidenza bisogni che gli enti superiori altrimenti non riuscirebbero a captare, realtà in cui lo scambio è schietto e supera le appartenenzaìe politiche. i padroni di casa il presidente Carlo Signorelli e il vice presidente Guido Agostoni, che hanno ricordato che il primo tentativo di unione tra Comuni nacque vent’anni fa in Valvarrone. In particolare Signorelli ha invitato i legislatori ad avere “maggiore coraggio” e non lasciare all’iniziativa dal basso la volontà di fondere le realtà con pochi abitanti. Al tavolo dei relatori si è seduto anche il presidente della Comunità montana del Lario Orientale Carlo Greppi e verso la fine si è aggiunto per un saluto il presidente della Provincia di Lecco Polano.
N. A.