Potremmo quasi fare il più classico (e becero) copia-e-incolla di un articolo di due o 4 o ancora sei anni fa – tanto il tema rimane tristemente lo stesso. Anzi, la notizia sta proprio in questo: non è cambiato niente, malgrado l’evidenza dell’assurdità di avere nelle stesse giornate una super proposta in due angoli diversi e distanti del nostro territorio, quando magari per tanti altri fine settimana il calendario risulterà purtroppo vuoto o comunque misero misero.
È la sovrapposizione ricorrente (ogni biennio, verrebbe quasi da dire “meno male che a Premana rievocano un anno sì e uno no”…) tra la domenica di Moggio Profumi & Sapori e la due giorni di Premana rivive l’Antico. Come detto, una assurdità.
Inutile spiegare perché, addentrarsi in analisi socio-economiche sui soldi che non ci sono e la durata media delle gite e il fatto che comunque sia in Altopiano sia nel paese delle lame una famiglia finisce per lasciar giù qualche decina di euro – viaggi a parte – e blablabla. Il tema è e resta, ormai annosamente, quello dell’organizzazione del turismo in questa parte del Lecchese. Convincere uno dei due promotori a spostare la data del suo evento? Macchè. Più facile sperare in un’estate senza pioggia.
Promozione e cura dell’offerta turistica nelle nostre zone sono concetti così difficili che per provare a creare una rete ci si deve rivolgere a professionisti sardi, il cui scarsamente frequentato sito internet rimanda comunque – per i pochi lettori – il messaggio ormai noto a tutti:
8-9 ottobre Premana rivive l’Antico
8-9 ottobre Moggio Profumi & Sapori
Con buona pace del trovarsi nel terzo millennio, nell’era di internet e delle tecnologie avanzate e soprattutto del doversi misurare con la crisi e la necessità di non sprecare occasioni.
VN
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