CORTENOVA – Morta l’Unione, viva l’Unione. Preso atto che è stato definitivamente approvato lo scioglimento dell’Unione dei Comuni del Centro Valsassina e della Grigna Settentrionale” a uno degli orgogliosi ispiratori della stessa – l’ex sindaco di Cortenova ai tempi della frana di Bindo Luigi Melesi – preme fare alcune considerazioni, dopo che nella sua veste di allora consigliere comunale intervenne in materia nell’aula di consiglio del suo paese, circa un anno fa.
Lo abbiamo intervistato e, come quasi sempre accade quando a parlare è Luigino, il pepe non è mancato nelle risposte…
Melesi, lei si definisce “orgogliosamente” tra i fautori di questa lunga esperienza, ora giunta al capolinea. Appare però un po’ solo, nel difenderla. Perché?
Purtroppo paghiamo, o forse è meglio dire i cittadini pagheranno, le disastrose scelte politico-amministrative che gli amministratori dell’Unione hanno fatto negli ultimi 10 anni. La colpa non è certamente da attribuire all’ Unione intesa come Istituzione, ma a Sindaci e Consiglieri comunali che in questi ultimi anni hanno portato al tragico epilogo; come dire, “non ci siamo mai accorti di nulla”
Com’è andata, dal suo punto di vista?
Hanno incominciato malissimo “cacciando” Introbio (conclusione gravissima, vedi miei verbali consigliari) il quale voleva “rivoltare” l’Unione, una volta scoperto il mal funzionamento, ma probabilmente a qualcuno dava un terribile fastidio oltretutto imbarazzante. “Quelli” di Pasturo “vista la mal parata” hanno pensato bene di svignarsela un anno fa, (vedi miei verbali consigliari) pensando di nascondersi (dietro a un dito) dalle proprie responsabilità, ma guarda caso, la presidenza dell’ Unione è stata in mano loro per diversi anni. Poi i superstiti (Primaluna, Cortenova, Parlasco) hanno avuto la bella idea di recarsi qualche settimana fa, in quella che era la sede dell’Unione, avvero sia, nei locali del Comune di Introbio e hanno smontato persino parte del mobilio per rimontarlo presso il Comune di Cortenova e Primaluna, ora che faranno? lo rismonteranno per portare il tutto alla raccolta differenziata? staremo a vedere. Poi ecco il lampo, finalmente dopo anni, la presidenza dell’Unione a quel di Cortenova, ma la cosa è durata pochissimo, non vi era dubbio alcuno, bisognava forse trovare chi proponeva il de profundis? Pare che il commento sia stato: “Una lezione per il futuro“…?
Lei quindi non è d’accordo con quanto dichiarato da Valerio Benedetti.
Ma che significa…? Provo a fare una riflessione, forse si intende che ognuno per conto suo sia meglio? Non mi pare che la politica medio-alta spinga in questo senso, anzi, non molto lontano si pensa a una nuova Unione, notizia di pochi giorni fa, nuovi finanziamenti dalla Regione per le Unioni, forse dopo tutto quello che hanno fatto si sono accorti solo ora del disastro? eppure qualcuno più volte gli ha fatto notare l’anomalia in corso, permettendosi di fare alcuni inascoltati suggerimenti, o forse, dobbiamo “prendere lezioni da chi ha gestito” beh, ogni uno tragga le proprie considerazioni. Oggi, dopo tutta questa “accuratezza” di denaro pubblico si stanno chiedendo: “adesso dobbiamo pensare al futuro perché da soli è impossibile continuare” complimenti per l’ottima conclusione aggiungo.
Un bilancio insomma negativo, per come è andata a finire quest’Unione. Qualcuno ha sbagliato?
Io credo che oggi, parlare di dimissioni per qualcuno non sarebbe un scandalo, comunque devono trovare il coraggio, che non hanno, per guardare bene in faccia i cittadini per dire loro “scusateci ma abbiamo sbagliato tutto”. Da come la vedo io, le conseguenze di tutto ciò vanno solo a scapito di un territorio, che vede le sue amministrazioni pubbliche andare per conto proprio, fregandosene di quel sano e nobile principio di sussidiarietà, che nel lontano 2001 ci aveva fortemente convinti a fondare l’Unione dei Comuni.
E adesso si parla di possibile fusione…
C’è solo da augurarsi, ma qualcuno ha già “buttato il sasso” che a nessuno dei questi nostri cari amministratori, venga in mente di proporre accorpamenti, fusioni o altre stupidaggini del genere, altrimenti ci sarà da divertirsi.
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