CRANDOLA VALSASSINA – Non tutti conosceranno la peculiarità che accomuna la piccola frazione di Vegno ai borghi elvetici: quando oltre 200 anni fa Vegno dovette fondersi con Crandola gli abitanti non cedettero al nuovo Comune i beni civici ma li tennero per la propria comunità, istituendo un comitato – l’Amministrazione beni frazionali – incaricato di gestirli, e ancora oggi ancora oggi, con il rinnovo del consiglio comunale, i discendenti degli antichi abitanti di Vegno eleggono i membri di questa assemblea.
Un similitudine assai stretta con i patriziati svizzeri e che nel caso del borgo in Alta Valsassina ha trovato un partner in Corippo, nella ticinese Valle Verzasca, col quale concorrere a un bando europeo.
Capofila è la Comunità Montana Valsassina, Val Varrone, Val d’Esino e Riviera che in sinergia con la Provincia di Lecco sostiene il progetto Il territorio e la collettività: le nuove risorse dello sviluppo locale presentato sull’Asse Rafforzamento della Governance transfrontaliera, che mira a valorizzare le proprietà collettive (patriziati in Svizzera, beni frazionali/usi civici in Italia) e a proporre un modello gestionale di società basata sul rispetto delle regole e sull’assunzione di responsabilità.
“Il progetto – sottolinea il presidente della Comunità Montana Carlo Signorelli – prende avvio da alcuni interventi per la valorizzazione dei beni frazionali della località Vegno nel Comune di Crandola e del Patriziato di Corippo in Val Verzasca in Svizzera e si presta allo studio anche in ambiente accademico. L’utilizzo collettivo e consapevole di una risorsa comune crea una comunità come insieme significativo di persone che valorizzano il bene; questo uso qualificato individua un territorio non solo come luogo fisico di appartenenza, ma come punto di riferimento indispensabile a circoscrivere un insieme di soggetti che interagiscono ciascuno con il proprio ruolo. Inoltre le autorità territoriali avranno a disposizione un approfondimento su un possibile efficiente sistema di governance per garantire una gestione ottimale del territorio anche in termini di allocazione delle risorse. Il progetto intende coinvolgere le comunità locali e le nuove generazioni oltre che le realtà turistiche interessate”.
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