MARGNO – “È vero, soldi non ce ne sono: ma la sicurezza viene prima di ogni genere di calcolo contabile”. Così scrivemmo esattamente 25 mesi fa a commento della voragine creatasi sulla strada tra Margno e Crandola, poco prima di una cabina dell’Enel (immagine a destra).
Strada anche questa di competenza dell’amministrazione provinciale, e dopo i tragici fatti del ponte di Annone crollato sulla SS36 e la serie di ordinanze sindacali che in questi giorni limitano il traffico sugli altri cavalcavia della Super, lo sguardo dei lettori si è fatto più critico.
Arriva così in redazione l’immagine della strada di Margno, dove non pare esser stato fatto alcun intervento di messa in sicurezza, se non la sostituzione di una provvisoria recinzione con degli inamovibili new jersey in cemento (immagini a sinistra e in basso).
Dopo due anni resta quindi l’avvallamento nella strada, e restano anche le parole dell’ex sindaco di Crandola: “Speriamo che non succeda nulla di grave, certo se quella buca dovesse originare poi un crollo va ricordato che lì sotto passa un’altra strada importante, la Provinciale che da Taceno sale verso l’Alta Valle…”.
Se quindi soldi non ce ne sono, la speranza, almeno quella, è l’ultima a morire.