PREMANA – Anche se qualcuno storce il naso e giudica troppo prudente l’atteggiamento dell’amministrazione comunale, sindaco e giunta di Premana si uniscono al Comitato “Salviamo i nostri torrenti“, agli alpigiani (in particolare la Compagnia della Rasga) e a tutti coloro i quali si battono in difesa del patrimonio idrico e ambientale in genere.
Tema: il progetto della centrale idroelettrica in Val Fraina. Dopo la riunione tra Comune e Provincia dello scorso 10 ottobre, Nicola Fazzini e i suoi assessori hanno incontrato in una affollata sala consiliare l’ampio fronte contrario al piano di sfruttamento delle acque del Fraina, pavenatando le possibili serie conseguenze che comporterebbe la realizzazione dell’impianto in questione, anche alla luce dell’analoga operazione nella Valle dei Forni. “Consapevoli che la situazione attuale della pratica relativa alla centrale non è semplice ed ha già superato alcuni passaggi amministrativi importanti” la giunta comunale ha ribadito la volontà di “adottare tutti gli strumenti in mano all’amministrazione per poter bloccare la realizzazione della centrale”.
“Con l’appoggio della comunità premanese, contraria a questo progetto, del comitato che da anni segue questo tipo di interventi ed al supporto prezioso di consulenti qualificati – afferma Fazzini – si continuerà con determinazione e fermezza lungo questa strada, per fermare la realizzazione di questo nuovo impianto, in un territorio, ilnostro, già profondamente segnato da interventi di questo genere”.
Fin qui le parole. Adesso Premana attende che i fatti, concreti, confermino le dichiarazioni – tanto nobili quanto, al momento, semplicemente speranzose.
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