BARZIO – Assemblea scorrevole in Comunità Montana dove protagonista è stata la clamorosa esclusione dell’ente dal bando Gal, ovvero un finanziamento di 5,5 milioni di euro, svanito per un errore tecnico ancora non facilmente spiegabile.
Esauriti velocemente i punti dedicati al bilancio di previsione, i 14 rappresentanti dei Comuni presenti al Consiglio si sono soffermati sulla vicenda che ha lasciato tutti increduli. È toccato al vice presidente Guido Agostoni illustrare nel dettaglio l’accaduto (assente infatti il presidente Carlo Signorelli), ovvero come sia stato possibile che, una volta ufficializzata la vittoria del bando a cui la nostra CM aveva preso parte insieme ai Comuni di Mandello, Abbadia, Ballabio, Lierna e alla CM di Gravedona, la decisione sia stata revocata.
Tre enti montani sono stati depennati dai contributi, lasciando il posto ad altrettante Comunità. E che le “ripescate” siano aree ben più pianeggianti (Lecco, Cremona e Mantova) non si può dire non abbia scosso gli amministratori che hanno subito lo sgambetto. Tuttavia Agostoni ha confermato all’assemblea che la Fornace sta valutando di poter fare ricorso contro quello che è sembrato a tutti un ribaltone interno alle dinamiche politiche regionali. A lasciare ancor più sbigottiti i sindaci il particolare secondo il quale gli stessi tecnici che hanno redatto il documento valsassinese si siano anche occupati di altri progetti dedicati al medesimo bando, e quindi non si comprende la diversa interpretazione del cavillo legislativo con cui è stata motivata l’esclusione.
Se la realizzazione del Piano di sviluppo locale sul territorio dell’alto lago di Como, Ceresio, Valsassina, Valvarrone e Lario orientale ha richiesto un notevole impegno, c’è quindi da aspettarsi che altrettanta convinzione verrà impegnata nel tentativo di tornare ad aggiudicarsi quei 5,5 milioni di euro, fondamentali per la valorizzazione turistica e ambientale.