MOGGIO – La crisi economica, si sa, c’è. E morde, molto forte. Forse anche per questo si assiste al ritorno di una pratica che sembrava roba d’altri tempi – da copertina della Domenica del Corriere con Totò, tanto per dire: i furti perpetrati dai famosi “ladri di polli“. Un modo di dire, questo, che contrassegna da tempo quei piccoli delinquenti un po’ sfigati, avvezzi appunto al furto di “roba da poco”.
Eppure. Quegli stessi ladri di polli si sono palesati di recente in Altopiano, più precisamente in quel di Moggio. Dove secondo una prima ricostruzione che somiglia più a una lista della spesa che a un verbale delle forze dell’ordine, a sparire sono stati un’oca, due galline, burro e latte.
Ladri con un banchetto alle viste? Forse. Di certo i furti, perpetrati ai danni di diversi soggetti privati, ora tengono in apprensione il paese. Differenti dunque le vittime, comune un dettaglio: nessun “colpo in casa”, ma tutti episodi che hanno visto come teatro luoghi “esterni”, dai frigoriferi per la consegna del latte e il burro ad un pollaio…
Gli animali scomparsi erano nella zona bassa di Moggio, dopo il centro sportivo mentre i frigoriferi nei quali l’addetto alle consegne lascia la merce sono collocati fuori da due attività commerciali (un bar e un piccolo supermarket).
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