Ascoltando le letture di questa messa dell’Immacolata sembra di trovarsi improvvisamente in un altro mondo. Un mondo tutto diverso da quello della vita quotidiana: quello di casa nostra, dell’ufficio, dell’officina, della televisione e dei giornali.
Giornali e televisione parlano di politica, di economia, di questioni sociali, di sport, di notizie varie. Arriviamo in chiesa e ci sentiamo raccontare la “vecchia storia” di Adamo ed Eva, con il serpente e il frutto proibito, e sentiamo parlare di angeli e di apparizioni (Vangelo) nonché di Dio che ci benedice dall’alto dei cieli (seconda lettura).
Sembra di essere in un mondo di fiabe, di pura fantasia. In realtà è un’altra cosa. Ma è proprio sicuro che quelle cose di cui si parla sui giornali, alla TV e nei nostri discorsi quotidiani siano tutta la realtà?
La festa di oggi, con gli stari discorsi delle letture che abbiamo ascoltato, è come una provocazione e un invito a cercare dimensioni più profonde nella nostra esistenza e nella “realtà” del mondo. Però non si legge la Bibbia come si legge il giornale. Il racconto del libro della Genesi esprime con un linguaggio di immagini una profonda realtà che riguarda il rapporto dell’uomo con Dio.
Da sempre gli uomini sono portati a cercare la propria realizzazione al di fuori di Dio, ponendo se stessi come criterio di bene e di male. Così tutta l’umanità, di fatto, “pende” più dalla parte del male che non del bene. C’è in noi e attorno a noi come una forza che ci attrae verso il peccato, che ci porta cioè a misconoscere e dimenticare Dio, ad allontanarci da Lui.
Ma Dio non abbandona l’uomo in balia di se stesso. Tutti veniamo al mondo già compromessi con la forza del male, incapaci di comunione con Dio, bisognosi di essere liberati dal peso del peccato, e la nostra liberazione è avvenuta “in Cristo” e Dio ha scelto Maria di Nazareth come sua prima collaboratrice per realizzare il “progetto Gesù Cristo”.
E proprio per questo motivo non ha permesso che Maria fosso toccata in alcun modo dal peccato: ecco il significato preciso della festa di oggi.
Per questo, riprendendo le parole dell’Angelo, noi la chiamiamo “piena di grazia”.
Don Garziano vicario parrocchiale
Giovedi 8 dicembre 2016
Solennità dell’Immacolata Concezione
Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854 con la bolla “Ineffabilis Deus” che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Nella devozione cattolica l’Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) dove Maria apparve a Bernardette presentandosi come «l’Immacolata Concezione»