Facciamoci subito una domanda: che cuore materno poteva essere quello della Madonna nel ricevere come figlio dentro di lei lo stesso Signore Dio? Come è stato il cuore della Madonna? E’ stato un cuore pieno di tenerezza e di devozione. La tenerezza del cuore vuole solo “dare”, non vuole ricevere, la tenerezza del cuore vuole solo provvedere al bene di chi si ama; ebbene, il Signore Gesù ha voluto da questo cuore di donna questo dono completo del suo amore, e la Madonna ha potuto fare tutto questo, perché la Madonna oltre ad avere un cuore materno, aveva anche un cuore vergine, un cuore limpido, un cuore libero, un cuore pulito!
Come è difficile per noi capire come la verginità, quell’essere liberi da ogni attaccamento carnale, sessuale, porta all’amore, a una freschezza incomparabile, e questa verginità che la Madonna ha portato con sé ha lasciato in Maria una nota di perpetua giovinezza, una madre, una mamma giovane, anche se ha dei figli vecchi, brutti, perché noi siamo dei peccatori: un cuore verginale: un amore giovanile, un amore sempre fresco, sempre nuovo!
Ecco, cari amici, il cuore che dobbiamo portare a Gesù Bambino per Natale. Un cuore libero dall’egoismo, un cuore pulito per avere da Gesù la pace, e la vita che sono i beni supremi del Natale!
Sono i beni supremi dell’umanità: pace e vita camminano insieme! E allora abbiamo bisogno di metterci in ginocchio a pregare, a riconoscere che siamo tutti dei poveri peccatori, e che abbiamo bisogno di convertirci, e di convertirci all’Amore!
Questi sono i giorni in cui dobbiamo trovarci insieme nella preghiera, e guardare a Gesù, e pregarlo: “Vieni, Signore Gesù, la terra è in pianto e geme!”
“Vieni Gesù a salvarci!”
Don Graziano
vicario parrocchiale
6a domenica di Avvento – Rito Ambrosiano
Lc 1, 26 – 38
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