La Bellano- Taceno è un paziente afflitto da una malattia fisiologica e cronicizzata. Si possono comprendere le emergenze date da situazioni metereologiche o da smottamenti e cadute massi, ma è sufficiente andare a ritroso con la memoria per riscontrare che tali situazioni, purtroppo, si verificano di frequente.
La Sp 62 è una strada di montagna che ha insita nella sua natura forti criticità e non si può non considerare le enormi difficoltà economiche che sta attraversando l’ente provincia.
La situazione è preoccupante ed il rischio per gli automobilisti di essere travolti da una scarica di sassi non è così inconsueto, ma questo non puo’ essere un alibi per chiudere la strada senza dare tempi certi per la riapertura.
Prima di essere un consigliere provinciale sono un utente che, abitando a Casargo, utilizza la Bellano- Taceno
diverse volte a settimana sopportando i disagi di una strada che necessita di essere ‘curata’.
La Sp 62 che collega Portone a Taceno deve diventare una priorità ed è indispensabile programmare e definire degli interventi di messa in sicurezza.
Il tessuto economico delle nostre piccole e medie imprese e dei lavoratori ha bisogno di strade sicure, transitabili e di tempi di apertura delle stesse certi.
Lo sviluppo di un territorio e la qualità della vita dei suoi abitanti passa anche dallo stato di salute delle sue arterie viabilistiche.
Bisogna coinvolgere le istituzioni ad ogni livello e trovare le risorse necessarie per porsi degli obiettivi e programmare interventi strutturali che garantiscano la sicurezza e la percorribilità di una strada importante per l’alta valle. Serve un piano pluriennale che ponga la Sp62 come una delle priorità per il nostro territorio.
Antonio Pasquini
Consigliere Provinciale
“Libertà ed Autonomia”