PREMANA – La rete di imprese “Montagne del lago di Como“, finanziata a suo tempo con (anche) una bella iniezione di soldi pubblici piovuti nell’ambito dell’Expo, si appresta alla sua assemblea ordinaria dei soci, in programma a Taceno il prossimo 21 febbraio.
Intanto appare un flop uno dei progetti cardine – a detta del presidente Stefano Gianola, un asset centrale dell’intera attività di rete -: quello delle “case vacanze”, che dopo un periodo di rodaggio non riesce proprio a decollare. Anzi. Qualche mese fa l’offerta di appartamenti da affittare in un territorio ampio come quello compreso nell’area della famosa “rete” era di appena sei unità, oltretutto nella stessa zona, quella dell’Altopiano, e riconducibile ad un giro ristretto di proprietari; adesso le case sono addirittura diminuite in quantità, diventando cinque ed esclusivamente a Barzio. Un po’ pochino, nel vasto ambito delle “montagne del lago di Como”.
Esiguo anche il numero dei soci “nuovi” rispetto all’agenzia da cui tutto è partito – quella Alta Valsassina che ha chiuso i battenti recentemente, confluendo nella nuova rete. Un oggetto misterioso, quest’ultima, con un allargamento degli associati che risulta minimo rispetto ai “vecchi” di quando appunto c’era solo l’Alta Valle. Considerando il progetto-rete, denominato appunto “Montagne del lago di Como” ed esteso quindi ad una zona molto più ampia, l’acquisizione di nuove forze appare ancora insufficiente e comunque assai lontana dagli obiettivi di un progetto ambizioso ed evidentemente tutt’altro che realizzato. Certo, la “rete” è fresca (come età) ma l’immagine di questo post-Alta Valsassina sembra di gran lunga superiore rispetto ai risultati effettivamente conseguiti.
Di sicuro se ne parlerà a Taceno, il 21 febbraio.