Egr. Sigg.
in data 15 febbraio, con Ordinanza nr. 230/2017, il T.A.R. Lombardia ha rigettato la richiesta di sospensiva del provvedimento di esclusione della Comunità Montrana Valsassina Valvarrone Val d’Esino in merito alla vicenda del finanzuiamento di 5.5 € al costituendo GAL 2 LAGHI
L’ordinanza afferma testualmente che “non sussiste il fumus boni iuris del ricorso”. Tradotto: il ricorso è senza fondamento. Seguirà sentenza del Tribunale nei prossimi mesi che non contraddirà l’ordinanza del TAR.
Conclusione, non per intenti polemici ma per dovere (!) civico del Cittadino Qualunque a cui sta a cuore la res pubblica: sbagliata per un cavillo formale la costituzione di una società e inoltrato un ricorso infondato, il ché in termini monetari significa avere gettato al vento 5.5 € mio per progetti di sviluppo, nonché avere sostenuto inutilmente spese legali coi soldi dei contribuenti.
E’ altrettanto doveroso segnalare contestualmente che, al contrario, i ricorsi delle altre comunità montane interessate dalla sospensiva sono invece stati accolti. Evidentemente avevano una loro ragion d’essere.
Lo scrivente Cittadino Qualunque, attenendosi ai meri fatti su elencati – sottolineo ‘fatti’, non opinioni – senza intenti polemici di sorta si chiede: di tutto ciò chi risponde? Poiché, se nessuno si assume la reaponsabilità dell’accaduto, è tragicamente evidente che la PA non ha gli anticorpi per far si che simili, inammissibili errori non si ripetano nuovamente.
Ringraziando per lo spazio riservato porgo i più cordiali saluti
Mi colpisce molto il silenzio civico attorno a questa vicenda, che è indubbiamente grave amministrativamente parlando. In primis il silenzio delle istituzioni, ad esempio i comuni, ma a seguire il silenzio di operatori e cittadini. Non intendo sobillare nessuno bensì rimarcare che in simili circostanze non è possibile stare zitti e – anzi – nei limiti della normale dialettica tra società civile e istituzioni è obbligatorio fare rimostranze. Ci erano stati accordati 5,5 milioni di Euro e ci sono poi stati revocati perché qualcuno ha sbagliato. Lo dice il TAR, non il sottoscritto. C’è un danno oggettivo e consuiderevole arrecato alla valle, e se a operatori, cittadini e istituzioni tutto ciò sta bene, che poi non si lamentino per danni infinitamente minori quando gli si calpesta le due foglie nel proprio orto.
Non è una polemica, è il report nudo e crudo di una vicenda amministrativa civicamente inaccettabile: non è possibile perdere così 5,5 milioni di Euro già destinati al nostro territorio.
Davide Bellelli
consulente marketing
intrernazionalizzazione
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NOTA
La lettera ricevuta è firmata dal dott. Bellelli che si qualifica (correttamente) nella sua veste di consulente. Va sottolineato che, a livello locale, lo stesso autore della lettera ha fornito il suo apporto appunto consulenziale alla Casa delle Guide di Introbio e dunque è soggetto interessato – come del resto la globalità degli operatori turistici ed economici in genere e i valsassinesi tutti – al buon andamento del bando ed alla sua ricaduta sul territorio in termini di finanziamenti.