MILANO – Niente più canone per le zone montane della Lombardia non raggiunte dal segnale RAI. È quanto prevede una mozione, depositata oggi dal Consigliere regionale Dario Violi (MoVimento 5 Stelle), in cui si impegna la Giunta a richiedere al Governo nazionale la sospensione del pagamento del canone a tutti i cittadini che attualmente non possono usufruire del servizio e, in caso disservizi e mancata ricezione, la restituzione delle somme di abbonamento già versate.
La mozione chiede anche l’effettuazione di un’indagine per la mappatura e la rilevazione della qualità del servizio radiotelevisivo pubblico “con particolare attenzione alle zone montane” e di garantire l’efficienza dei ripetitori, o di altre tecnologie idonee, in modo che sia garantito “il diritto degli utenti alla fruizione di un servizio pubblico di qualità” e “il diritto di informazione dei cittadini contribuenti”.
“Oggi in Lombardia – spiega Violi – la copertura del segnale radiotelevisivo è assente o parziale in molti comuni montani e collinari, e, nonostante il disservizio i cittadini sono costretti a pagare il canone. Non c’è poi all’orizzonte nessun intervento o progetto per garantire la copertura del segnale sull’intero territorio regionale. Le zone montane della Lombardia stanno già subendo una totale desertificazione di servizi, basti pensare alla chiusura degli uffici postali, ai vergognosi tagli del trasporto pubblico locale e alle chiusure dei presidi sanitari sul nostro territorio.
In questo caso la situazione è grottesca: non solo il servizio non viene erogato come nelle zone a valle, ma il cittadino è persino costretto a pagare. È arrivato il momento di fare una scelta: o il governo investe per potenziare il segnale oppure i cittadini di queste zone devono essere esentati dal canone. Siamo curiosi di vedere che cosa sarà in grado di portare a casa Maroni che deve attivarsi tempestivamente presso il Governo Nazionale e il Ministero dello Sviluppo Economico per difendere i cittadini che vivono la montagna”.