COME ESSERE UN MANAGER INTERNAZIONALE. SCOPRI SE HAI LE CARATTERISTICHE PER DIVENTARE LA FIGURA PIÙ RICHIESTA DEL MOMENTO: L’EXPORT MANAGER.



L’esportazione di prodotti italiani all’estero è un’attività in continua crescita, così come il numero di aziende che decidono di aprire nuovi stabilimenti in paesi come la Romania, l’India, il Messico, la Turchia e la Russia. Da questo deriva una sempre maggiore richiesta di una particolare figura professionale: quella dell’export manager. L’export manager ha tutte le caratteristiche di un manager “tradizionale”, più alcune specifiche skill che lo rendono particolarmente adatto per svolgere con successo un lavoro tanto entusiasmante quanto impegnativo.

In quest’articolo ti aiuteremo a capire se hai le doti naturali per diventare export manager e, se non le hai, ti spiegheremo come potrai affinarle.

Partiamo dalla formazione. Ovviamente è necessario che sia specialistica e di alto livello. Molti dei più importanti manager contemporanei hanno iniziato con una laurea in Economia. Ad esempio, Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato di Pirelli, un’azienda con 20 stabilimenti produttivi dislocati in vari paesi del mondo, si è laureato in Economia e Commercio alla Bocconi di Milano. Altre lauree che possono essere considerate un ottimo punto di partenza per chi vuole intraprendere questo lavoro sono quelle in Lingue e in Giurisprudenza.

Ma oggi l’esperienza accademica è ancora troppo teorica per preparare veramente al mondo del lavoro. E allora cosa c’è di meglio di un tirocinio all’estero? E’ proprio quello che ha fatto, proseguendo nel nostro esempio, Tronchetti Provera, il quale nel 1971 si è recato a Londra per lavorare in un’azienda specializzata in trasporti e logistica, il suo settore di primario interesse.

Lavorare all’estero è anche il sistema migliore e più veloce per apprendere una nuova lingua. Saper parlare correttamente l’inglese, il francese, il tedesco e una lingua più di specifica come l’arabo, il russo o il cinese, costituisce un titolo preferenziale per chi decide di candidarsi al ruolo di export manager.

Se in questo momento non hai la possibilità di viaggiare, ti consigliamo di frequentare un corso online fortemente indirizzato verso la tua figura professionale oppure, preferibilmente, di farti affiancare quotidianamente da un tutor madrelingua in grado di insegnarti a dialogare fluentemente con i tuoi partner esteri.

Conoscere la lingua di un popolo non basta, è necessario approfondire anche la sua cultura e il suo modo di pensare. Questo per non urtare la sensibilità di nessuno e non compromettere, di conseguenza, il buon esito di un affare. Soprattutto quando i partner commerciali sono arabi, cinesi e russi, fra le doti di un export manager ci devono, quindi, essere anche empatia, sensibilità e adeguata capacità di negoziazione.

Per affinare queste doti, ti consigliamo di frequentare un valido corso specifico, oppure di leggere uno dei tanti libri che insegnano a diventare imprenditori di successo. Qualche esempio? “Come trattare gli altri e farseli amici” di Dale Carnegie scrittore e formatore statunitense che nei primi del ‘900 si fece conoscere e apprezzare dal grande pubblico grazie a questo libro, incentrato sulle tecniche per conquistare gli altri e la loro fiducia. In 8 mosse, Carnegue promette di aumentare la popolarità del lettore, le sue amicizie, la sua capacità di persuasione e molto altro. Tutto, per imparare a suscitare l’entusiasmo del proprio interlocutore. A tal proposito, ti consigliamo anche la lettura dei libri scritti da Richard Bandler, psicologo statunitense inventore del concetto di PNL (programmazione neuro linguistica).

Un export manager appassionato del proprio lavoro è anche una persona fortemente predisposta all’incontro con nuove culture, così come al fatto di non avere una routine prefissata. In qualità di collegamento fra l’azienda italiana e l’estero, questo tipo di figura è, infatti, spesso coinvolta in viaggi brevi o lunghi alcune settimane.

La figura del manager internazionale è piuttosto completa e complessa. Per questo è necessario che abbia delle ottime conoscenze su:
strategie di Marketing Internazionale
organizzazione dell’Ufficio Export
business Development e Sales Management
contrattualistica internazionale
trattative Internazionali
gestione dei crediti commerciali
trasferimento delle merci
rischi collegati ai pagamenti
forme di tutela
tutela dell’identità aziendale (ovvero dell’immagine che l’azienda ha costruito di sé stessa nel tempo)

Per preservare l’immagine aziendale, è importante che l’export manager sia non solo fedele promotore dei suoi valori e della sua filosofia, ma che sia anche una persona di cultura, piacevole e impeccabile nell’abbigliamento.

Per approfondire queste tematiche, potrai trovare numerosi e validi corsi organizzati da aziende private o dalla tua Regione di residenza.

Infine, il bravo export manager deve anche saper padroneggiare in modo veloce gli strumenti informatici, indispensabili per la corretta esecuzione del proprio lavoro, essere sempre aggiornato sulle notizie che provengono dall’estero, saper analizzare le tendenze e le mode.

Ottima formazione accademica, stages all’estero, facilità nell’apprendere le lingue, capacità di negoziare, sensibilità, tanta voglia di viaggiare e conoscere nuove culture. Ma anche energia, freschezza, entusiasmo. Ecco tutte le caratteristiche del bravo manager internazionale.

E tu, quanto ti senti vicino a questa descrizione?

 

 

 

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