CREMENO – Basteranno 60mila euro al Comune di Cremeno per lasciare che i migranti raccolgano le foglie? La domanda è chiaramente provocatoria ma non si discosta molto dalla realtà. Ci sono cento giovani, quattro strade da pulire, e un’istituzione che deve dare il via libera, ma a mancare è proprio il via libera.
Se ne parla da più di un anno del coinvolgimento dei richiedenti asilo del Cara di Maggio in lavori socialmente utili per la comunità di Cremeno, tuttavia non si è mai riusciti a formalizzare un accordo per dare il via al progetto. “Artigianelli” e amministrazione in passato hanno avuto un paio di abboccamenti, con due iniziative partite dal centro d’accoglienza in località Casere e che hanno portato un buon numero di migranti a pulire le strade principali, la Sp62 e la Sp64. Test a quanto pare non sufficienti per convincere l’amministrazione Invernizzi a dare il beneplacito ai nuovi “stradini”.
Domani però l’incontro che potrebbe essere decisivo. Condizionali sono d’obbligo visti i precedenti, tuttavia l’ingente quantità di denaro prevista dal Fondo Immigrazione per le casse di Cremeno (si parla di 60mila euro, 500 per ogni ospite, e senza vincoli di scopo) potrebbe come dire “sciogliere” i cavilli e gli impedimenti burocratici che hanno frenato l’entrata a regime del progetto.
In quel della colonia degli Artigianelli alle Casere continuano ad esserci un centinaio di richiedenti asilo. Nei mesi scorsi c’è stato un forte ricambio di ospiti, con una crescita importante della componente pakistana rispetto a quella centrafricana. Sono una trentina infatti i cittadini del paese asiatico accolti nella struttura. A differenza di altre comunità, quella pakistana in questi anni ha dimostrato essere la più abile a cercare, e trovare, un posto di lavoro, anche grazie a una rete di solidarietà tra connazionali già ben integrati nel nostro paese.
La ricerca del lavoro è uno degli aspetti che comunque la cooperativa che gestisce non lascia alla sola iniziativa dei richiedenti asilo. Continuano infatti i corsi professionali attivati tramite Garanzia giovani che hanno portato i ragazzi a seguire lezioni di informativa, barman e pizzaioli, raggiungendo abilitazioni, e qualcuno di loro un lavoro lo ha trovato.
Anche l’impegno in lavori socialmente utili può rivelarsi un’opportunità per i richiedenti asilo. L’incontro di domani mostrerà se l’amministrazione di Cremeno è disposta a farsi parte attiva nell’accettare la manodopera gratuita o se invece dovrà intervenire d’imperio la nuova legge Minniti dello scorso febbraio, dove a ogni migrante inserito nel percorso di accoglienza sono già richieste determinate ore da dedicare alla comunità ospitante.
C.C.