IL DOMENICALE DI R. B./IL MIGLIOR MODO POSSIBILE



“Primavera, estate, inverno ed autunno
mantengono puntuale il mondo
che ruota su di sé come una sfera
senza mai fermarsi”

(Spring, summer, winter and fall – Aphrodite’s Child – 1970)

 

VENTO IN MONTAGNA NEVEVento che scende da nord, si infrange contro le montagne, sorvola le Alpi, spazza la Valle, scuote le cime, muove la neve, agita rami ancora secchi in cerca della nuova vita.

Luna piena, cielo di stelle, ombre si allungano nella notte; luci di aerei, sì, i miei soliti, vanno e vengono da e per chissà dove.

Vento che scende dal nord, il termometro segna 18. Urca!

Ci siamo.

Arriva primavera.

 

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terremotoLunedì sera.

“Maggio, l’ho sentita bene”

“Anche a Cremeno”

“Premana si”

“Anche io a Ballabio l’ho avvertita”

“Pasturo x 3/4 secondi sentito tremare il divano”

“Primaluna sentita”

“Bellano si”

“A Margno si è sentita molto bene alle 21.00 e 12.00 durata qualche secondo …”

“Cortabbio a casa mia no….da mia mamma forte!”

“Sentita a Bindo di Cortenova”

“Introbio si”

“A Pagnona si”

“Sentita a Primaluna forte si muovevano le finestre”

fornace 1Mi arriva un whatsapp. “Non è che per caso è caduta una ciminiera?”. Un sorriso vicino.

Oddio, dov’è una ciminiera qui attorno? Ah, già, sì, come no, perbacco, il museo di Belfagor, ecco dov’è la ciminiera.

Vado a vedere: tutto a posto.

Insomma.

Il piazzale della Sagra è deserto, tira la solita aria e non è una novità. Resto in macchina e guardo ciminiera e tutto il resto; mi sembra di vedere un’ombra muoversi, ma è solo fantasia. O è Belfagor?

Poi la ciminiera inizia ad eruttare qualcosa. Cerco di capire e capisco: soldi, tanti soldi, diciamo circa 1.300.000 euri preda del vento che scende da nord e tutto il resto.

Mi sveglio di soprassalto.

E’ ancora primavera anche alla Fornace. Come l’anno scorso. Cambia negott.

 

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DON LUIGI MELESI E RBDon Luigi racconta, la gente, tanta, ascolta. La sala è in silenzio e mi piace ascoltarlo.

Sto parlando del silenzio: che io ami ascoltare Don Luigi penso sia assodato.

Se ci pensate viviamo poco nel silenzio, forse perché ci fa paura. Pensiamo sia un dazio da pagare alla solitudine.

Ma il silenzio ci permette di stare in contatto con l’unica persona di cui conosciamo tutto, pregi, difetti, forze, debolezze, segreti. Spazzacà e cantina, insomma, ed ecco perché intimorisce e può essere una fregatura.

Don Luigi racconta, l’aria sembra ferma, sospesa tra le righe disegnate dalle sue parole che sono di speranza, di invito a non avere paura dell’altro,cercare di capirlo, aiutarlo, accompagnarlo nei quartieri meno difficili della vita. E non è questione di fede. Almeno, non solo.

Don Luigi racconta e in platea scorrono immagini invisibili; la parola e il silenzio alimentano cuori e coscienze e si resta sospesi, come rapiti dal quotidiano e immersi nel corso della storia.

Il potere del silenzio, quando tutto tace e sentiamo solo il nostro cuore battere. E ci siamo solo noi, spazzacà e cantina. Zero bugie, cento per cento verità.

E la paura di appartenere alla stessa razza di chi annaffia di benzina un povero Cristo e gli dà fuoco.

 

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Risultati immagini per leaves flyingVento che scende da nord, entra senza chiedere permesso, non c’è modo di fermarlo.

Siamo una palla che gira e trascina con sé tutto e di più; contraddizioni e speranze, amore e odio. Siamo come foglie che vagano nell’aria e non è detto che ci poseremo dove vorremmo.

E su questa palla aspettiamo una nuova stagione, per poi viverne un’altra, e un’altra, e un’altra ancora. Nel miglior modo possibile.

Don Luigi racconta. E nel silenzio mi immagino gite scolastiche ad Arese.

Per imparare il miglior modo possibile.

 

Buona domenica.

BENEDETTI TESTINA
Riccardo

Benedetti

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