PREMANA – La prima certezza l’abbiamo avuta in queste ore grazie al ministro Minniti e di seguito con la conferma della commissaria prefettizia a Premana, Marcella Nicoletti: il paese della lame andrà al voto l’11 giugno prossimo. Fin qui cose sicure. Poi scattano le supposizioni, naturalmente parlando di candidature. Ma alcune voci sono così insistenti da far pensare a qualcosa più che indiscrezioni: mezze verità – se non fatti autentici.

Si parte dal nome più probabile, che pare gettonatissimo e in qualche modo garantito: quello dell’ex borgomastro Pietro Caverio. Sganciatosi dalla Lega, il vulcanico sindaco di qualche mandato fa sta mettendo in piedi una lista civica e sarebbe più o meno a metà dell’opera – nel senso della raccolta di compagni di avventura all’insegna si dice di massima trasversalità rispetto a partiti e movimenti.

Poi c’è l’altro nominativo “forte” che negli ultimi giorni sta prendendo piede a Premana: a guidare la lista di centrodestra con evidenti connotazioni cielline, sostiene Radio Elezioni, sarà nientemeno che Dionigi Gianola, numero uno della Compagnia delle Opere che nel ranking dei papabili di quell’area avrebbe scavalcato l’ex vicesindaca Elide Codega (la quale resta comunque piuttosto quotata), mentre perde terreno Domenico Pomoni ‘Zamora‘.

Un candidato pressoché certo, uno molto probabile e poi il grosso punto interrogativo dell’imminente tornata elettorale. Ovviamente Nicola Fazzini, sindaco dimissionario a dicembre che nonostante l’implosione della sua maggioranza sotto i colpi della vicenda idroelettrica di val Fraina resta forte di parecchi voti potenziali. La chiacchiera di paese (che spesso ci azzecca) riporta scommesse opposte: li darà ai ciellini – ovvero chi aveva combattuto e vinto nelle elezioni del ’14 – oppure farà una terza lista, tutta sua? Resta infine l’opzione “C”: non parteciperà proprio. Ma i bene informati giurano che lui in realtà ci sarà, l’11 giugno, sulla scheda elettorale. In un modo o nell’altro.