LECCO – Si è concluso questa mattina al Tribunale di Lecco in composizione collegiale il processo penale a carico di Angelo Baruffaldi, titolare dell’omonima ditta di autotrasporti con sede a Cortenova fallita nel 2014, accusato di bancarotta fraudolenta e aggravamento del dissesto.
Dopo avere ascoltato la moglie dell’imputato, teste della difesa, che ha spiegato di aver contribuito col proprio reddito di insegnante elementare al pagamento dei fornitori dell’azienda del marito, il Pm Nicola Preteroti ha chiesto, nelle sue conclusioni, che il reato ascritto venisse derubricato a bancarotta semplice: “Alla luce delle testimonianze – spiega la pubblica accusa – vi è una restituzione, seppur parziale, dei soldi che l’azienda doveva”. Richiesta a cui si è associata anche la difesa rappresentata dall’avvocato Bussani.
Un anno e nove mesi di reclusione, con pena sospesa e non menzione, è la sentenza emessa dal presidente Enrico Manzi e dai giudici a latere Salvatore Catalano e Lisa Nora Passoni.
M. V.