PREMANA – Nuova richiesta di archiviazione nell’ambito dell’inchiesta sulla tragedia aerea del 9 giugno 2014, quando un Cessna 172 dell’Aeroclub di Como si schiantò nei boschi sopra Premana.
Nel disastro perirono il pilota 33enne Pietro Brenna, comasco, e i passeggeri Franco Gianola, 72 anni originario proprio di Premana e la moglie Adele Croci di 68 – entrambi residenti ad Abbadia Lariana. Come riporta oggi il quotidiano “Il Giorno” il Sostituto Procuratore Cinzia Citterio ha avanzato la seconda istanza in questo senso al Gip di Lecco.
Il magistrato chiede dunque nuovamente al giudice Paolo Salvatore di archiviare il caso, dopo che quest’ultimo si era opposto nell’ottobre scorso ad una analoga istanza – imponendo un supplemento di indagini. E intanto era stato iscritto nel registro degli indagati il presidente dell’Aero club Como Giorgio Porta.
Proprio dalla base sul lago era decollato quella tragica mattina il Cessna con a bordo i coniugi Gianola. Alla coppia era stato regalato un volo sopra Premana da uno dei tre figli, un “dono” per la pensione conseguita dal padre.
E mentre sul piano penale si assiste alla nuova istanza di archiviazione – col Sostituto Citterio convinta che dietro la tragedia ci sia l’errore umano – prosegue “in parallelo”, in ambito civile, l’indagine scaturita dalla denuncia presentata alla Procura di Brescia dalla madre del pilota, Maria Zaffarano, che ha parlato di “parti del motore modificate prima di procedere all’esame del consulente tecnico“.
Nelle sue conclusioni Citterio rimarca che in quel volo si sono “rispettati tutti i criteri di sicurezza”.
La parola adesso passa nuovamente al Giudice delle Indagini Preliminari.
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DALL’ARCHIVIO DI VN: