BARZIO – “Mi sono illuso di essere in buona fede pensando che certe questioni non mi riguardassero“, così Samuele Viganò motiva la sua uscita dal gruppo consiliare Nuova Barzio, lamentando un’interruzione dei rapporti da parte dei colleghi di maggioranza.
“La situazione era strana ma subito dopo l’estate 2016 ho smesso di ricevere le comunicazioni del mio gruppo, ho pensato che determinate questioni non mi riguardassero ma a incidere sulla decisione di consegnare le deleghe sono state le false informazioni sul bando del centro fondo“.
Con queste parole quindi Samuele Viganò si è formalmente “dimesso” dal suo incarico e ha lasciato dopo tre anni il gruppo del sindaco Andrea Ferrari. Viganò manterrà però il posto in consiglio comunale da indipendente, da solo infatti non potrà fondare un nuovo gruppo.
Marcando la sua posizione Viganò sottolinea l’ormai tristemente nota situazione dei piccoli comuni “su cui lo Stato sta facendo una forte pressione creando problematiche” augurandosi che la giunta Ferrari “guardi più a trovare maggiori entrate piuttosto che limitare le spese”. “Alla giunta devo poi far notare una pecca – prosegue il consigliere più giovane di Palazzo Manzoni -: ai bandi è concessa troppo poca visibilità, una basso profilo che favorisce i gestori uscenti a scapito di altri possibili concorrenti”.
Ma su questo intervengono sindaco e segretaria comunale spiegando che i bandi seguono tutti lo stesso percorso pubblico e trasparente, e nello specifico del centro fondo, tra i due partecipanti alla gara ha vinto l’unico che ha presentato la documentazione completa.