CREMENO – La notizia è di ieri, e come corollario c’è la conferma che i soldi pagati dallo Stato “grazie” alla presenza sul territorio di una cospicua quota di richiedenti asilo sono effettivamente stati già incassati dal Comune di Cremeno (e non solo).
Sul tema, VN ha voluto approfondire un aspetto rilevante, ovvero la destinazione, per legge, di quei fondi, distribuiti molto rapidamente da Roma alle amministrazioni nei cui paesi vengono ospitati dei migranti. Ecco uno stralcio importante per comprendere i meccanismi:
Si parla insomma di “oneri” sostenuti dai Comuni. È dunque interessante cercare di comprendere QUALI spese siano derivate dalla presenza dei migranti nei vari territori – nella fattispecie in quello di Cremeno. A rispondere è direttamente il sindaco della località dell’Altopiano, Pier Luigi Invernizzi.
Che oneri avete dovuto sostenere, nello specifico?
Solamente il tempo dedicato dal personale per gestire le pratiche e i permessi di soggiorno, le carte d’identità e quant’altro, sono degli oneri e rappresentano dei costi extra.
Prendete delle persone in più, per questo?
In realtà è un carico di lavoro in più, le procedure per quanto riguarda queste pratiche e quant’altro, i rapporti con la Questura, l’anagrafica di questi signori… procedure che esulano dalla normale attività quindi sono degli oneri, dei costi che incombono sulle casse del Comune”.
Secondo lei, queste spese per i dipendenti del Comune valgono i 65.500 euro ‘guadagnati’?
Beh, ci sono anche delle spese vive, per esempio per gli Artigianelli e le strade eccetera. Anche il discorso per quanto riguarda la struttura che è ai margine del paese, per la salatura delle strade e lo sgombero della neve – cose che sono state considerate sempre, ma in questo caso essendoci tante persone si è dovuto intervenire di più per spalare la neve e quant’altro. Giustamente nella struttura c’è gente che va e viene e quindi anche quello certamente è gravato sulle casse del Comune, in maniera significativa.
Conferma che i soldi sono già stati incassati, sono proprio entrati?
Sì, sono già stati consegnati
Quanto ci hanno messo invece per tirare fuori i soldi della rotonda?
I soldi della rotonda sto ancora elemosinandoli oggi, per la conclusione della cosa. Fortunatamente invece, visto il casino che c’è a livello nazionale, per la questione migranti hanno fatto un decreto e hanno cacciato i soldi seduta stante: partiti a ottobre sono già stati pagati. Sono stati di parola su questa cosa, lo Stato è stato puntuale visto il pressing che ha a livello mediatico e sociale sul territorio nazionale. Sono stati bravi a dare i soldi ai Comuni, questo è il risultato.
Ci vorrebbe un decreto anche per le rotonde, allora…
Esatto, ci vorrebbe decisamente un decreto anche per le rotonde, invece dei Comuni chi se ne frega, sulle rotonde non ci guadagna nessuno.
Alla fine insomma, questi soldi dei migranti servono, anche a livello di bilancio.
Per i bilanci certo non mi fanno schifo, i soldi li ho incassati e con quelli erogheremo beni e servizi alla cittadinanza. Io contesto la collocazione, senza polemiche e senza “razzismo”… Non ci sono dubbi: non va bene, siamo arrivati ad averne fino a 150 e sarebbe importante trovargli un posto di lavoro – avrebbe una logica, adesso non c’è senso buttarli da qualche parte perché bisogna parcheggiarli in qualche posto. Se questa è integrazione, dal mio punto di vista mi trova totalmente contrario.