ROMA – Il Consiglio di Stato, autorità che funge da giudice speciale amministrativo in posizione di terzietà rispetto alla pubblica amministrazione italiana, ha sentenziato oggi dando ragione (nella forma) alle richieste della Comunità Montana Valsassina dopo che la Regione prima e il Tar poi avevano escluso dalla classifica il progetto da 5 milioni e mezzo di euro della cordata formata dalla nostra CM con l’aggiunta dei Comuni di Mandello del Lario, Abbadia, Ballabio e Lierna e dalla Comunità Montana di Gravedona (Valli del Lario e del Ceresio).

La sospensiva come detto riguarda questioni formali mentre il giudizio nel merito avverrà più avanti, ma certo è un primo passo importante nella nuova fase della guerra dei Gal – vinta inizialmente dal “nostro”, successivamente degradato da un parere molto discusso della Regione che con una delibera firmata dal dirigente Roberto Daffonchio aveva di fatto ridisegnato la graduatoria iniziale, bocciando tre dei dieci vincitori e di fatto riabilitandone altrettanti.

Soddisfatto il presidente della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera Carlo Signorelli: “Fin dall’inizio abbiamo sostenuto di avere operato nel senso indicato dalle norme europee. Questa sospensiva è importante e ci dà fiducia per la decisione nel merito. Intanto i progetti sono fermi, speriamo in uno sblocco rapido e positivo di questa controversia che, senza l’intervento non richiesto da alcun partecipante alla gara non sarebbe nemmeno mai nata“.
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