Salve, grazie per l’attenzione.
Mi chiamo Raffaele ed abito a Como, il weekend del 23 -24 aprile, ho prenotato presso il rifugio Griera sulla strada Militare che porta in in vetta al Legnone.
Sono partito da Pagnona con l’idea di sostare al Griera ed il giorno dopo ripartire per la vetta del Legnone. Arrivato al Griera sono stato colpito dalla simpatia di Serena, colei che gestisce il rifugio, ma soprattutto dalla bravura nel cucinare. Il giorno dopo sono ripartito, dopo aver fatto colazione, per il Legnone.
Dopo tre tornanti, ho notato che la strada militare costruita circa 100 anni fa cominciava a presentare tratti ammalorati e più si proseguiva verso la vetta più la strada a tratti presentava frane e materiale roccioso su di essa. In alcuni tratti era veramente pericoloso passare con il rischio di cadere giù per la scarpata.
Il paesaggio è veramente impagabile ma la strada militare è davvero pericolosa.
Chiedo, ma un bene così importante per la comunità perché viene lasciato andare così? Basterebbero fondi dell’Unione europea per metterla in sicurezza e rilanciare questo turismo.
Il paesaggio è impagabile, abbiamo un rifugio ottimo costruito nel 2006 e gestito ottimamente da Serena.
Perché non investire su una risorsa già esistente, con turismo ecologico, visto che ho potuto ammirare rapaci, stambecchi e marmotte, e sotto il Griera abbiamo alpe Vesina e alpe Campo dove si portano pecore e mucche in estate?
Perché non spingere affinché il Legnone possa diventare un parco regionale? Visto che da lì ci sono tanti sentieri con una vista impagabile?
Grazie
[Lettera firmata]