PERLEDO – Il crollo di alcuni ponti mal costruiti, il collasso di alcuni edifici, i postumi del terremoto, hanno risvegliato le attenzioni verso tutto ciò che può originare situazioni di criticità o di pericolosità fino al punto di suggestionare e andare oltre quelle che sono le doverose attenzioni e cure per la salvaguardia delle persone e della normale attività dei cittadini.
Se non ci sono ponti da chiudere o edifici da transennare o da sgomberare ci si può soddisfare trovando il capro espiatorio anche in un albero, scaricandogli addosso responsabilità e rischi che, ad una serena ed attenta valutazione, sembrano infondati.
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