INTROBIO – Mattinate da incubo, le prime due di questa settimana, per chi doveva effettuare dei prelievi al presidio sanitario di Introbio, in localita Sceregalli. Ieri lunedì ha iniziato a non funzionare la stampante, con qualche conseguenza per i pazienti; a distanza di poche ore, stamattina – pare proprio in seguito al primo problema – il sistema informatico è andato in tilt e quindi le svariate decine di persone in coda (molti anziani, ma anche tanti lavoratori costretti a ritagliarsi il tempo necessario per gli esami del sangue) se ne sono dovute andare con le pive nel sacco, invitate dal personale a spostarsi ed effettuare i prelievi nelle sedi di Lecco o Bellano.
La difficoltà era tutta tecnologica: il terminale di Sceregalli non funzionavano dunque non era possibile organizzare logisticamente tutte le pratiche relative agli esami. Forte il disappunto di buona parte delle “vittime” di questo disagio, segnalato da più persone alla nostra redazione.
Interpellati sul caso gli uffici competenti dell’ASST hanno garantito che il black out è stato sistemato dai tecnici saliti dall’ospedale ‘Manzoni’ e che dunque da domani l’attività del presidio tornerà assolutamentre regolare. Rassicuriamo comunque chi si è preoccupato, domandandosi se anche la piccola Introbio fosse finita nel mirino degli hacker internazionali che hanno messo ko tanti computer in tutto il mondo (anche proprio nell’ambito della sanità): i ricattatori che bloccano centinaia di migliaia di pc chiedendo un riscatto in bitcoin per restituire i file da loro criptati non hanno nulla a che vedere con l’inconveniente valsassinese.